Stagionalità


STAGIONALITÀ DI SETTEMBRE
Verdure: aglio, barbabietola, basilico, bieta da coste e da taglio, bietola, broccolo, carota, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetriolo, cicoria bianca, rossa, verde e bionda, cicoria catalogna, orchidea rossa e puntarelle, cipolla, costa, erba medica, fagiolo borlotto nano e rampicante, fagiolino, finocchio, fungo, grano saraceno, indivia riccia, lattuga romana, rossa e dei ghiacci, maggiorana, mais, melanzana, mentuccia, patata, peperone, pomodoro, porro, radicchio, rapa, riso, rucola, scorzonera, sedano, sedano rapa, seme di girasole, seme di lino, seme di sesamo, soia, spinacio, zucca, zucchina ibrida chiara e scura.
Pesce: acciuga, alice, calamaro, cefalo muggine, dentice, gattuccio, mazzancolla, moscardino, ombrina, orata, pannocchia, pesce spada, ricciola, rombo chiodato, sarago, sardina, seppia, sogliola, spigola, tonno rosso, triglia, vongola verace.
Frutta: anguria, arachide, banana, cachi, cocomero, fico, fico d'india, limone, lampone, mandorla, mela, melagrana, melone, mora, nocciola, pera, pesca, pistacchio, prugna, uva.

martedì 29 novembre 2011

Tra i fornelli e un "vorrei, ma non posso"

Inizio dal vorrei ma non posso. Domenica mattina, garetta non competitiva del circuito Ammazzainverno a Invorio, sulle colline tra il Lago d'Orta e il Lago Maggiore. Ricordo un'orario di partenza sbagliato e anticipo di mezzora, così nel gelo mattutino incontro i miei (forti) compagni di squadra Antonio Vasi (che arriverà 2°) e Marco Bertona, anche lui ben piazzato, scambio due chiacchiere, e dopo un po' di altro cazzeggio incrocio il Pimpe e Alessio. Altre chiacchiere, mi cambio e ci scaldiamo. Alla partenza Alessio, giustamente, si piazza davanti per sfruttare il suo ottimo potenziale e stato di forma, io e Pimpe a centro gruppo, a sfruttare la nostra capacità di cazzeggiatori. A ognuno il suo insomma.
Voglio vedere a che punto sono dopo la sosta, il percorso sarà molto bello, sterrato e collinare nei boschi. Partenza in leggera salita, i primi sono già avanti un bel po' dopo nemmeno 300 metri, mi piacerebbe spingere di più ma non posso, non ne ho proprio, mala voglia di essere là davanti è tanta. Pimpe fa il keniano correndo a  strappi, si diverte. Io lo lascio fare, tanto non gli starei comunque dietro, e mi assesto su un comodo 4'20" nei primi 3km. Poi si inizia a salire e il ritmo cala, di contro la fatica inizia a salire. Tengo, aumento anche un pochino nell'ultimo km, chiudendo soddisfatto in 102ma posizione, 6,9km in 31' netti. Ottanta posizioni dietro la media, ma va bene così, mi interessava rientrare, correre e non sentire dolore. Così è stato.
Oggi, finalmente dopo tanto tempo, allenamento in pista con Simo e il Gara. Lei faceva 10x400 in 1'26"/28" recuperando 200m in 1'/1'05", io e il Gara ne abbiamo fatti 8 in 1'30" recupero identico. Fare questi lavori in compagnia è bellissimo, ti aiuti, ti stimoli e la fatica, nonostante il suo essere personale e soggettiva, è come se venisse condivisa. Visto il mio precoce rientro lascio che Simo faccia il suo ritmo, anche qui vorrei correre con lei e darci il cambio, ma non posso rischiare di farmi male ancora, devo pazientare. Il Gara segue e corre agevolmente sul ritmo, anche lui al rientro da qualche acciacco.
Il ritmo è costante a 1'29"/30", il 200 di recupero lo corriamo in 1'-1'02". Le prime 5 prove le corro legato, rigido, totalmente avulso dalla fluidità ed elasticità. Non è nemmeno una questione di ritmo, quanto di un meccanismo farraginoso, dispendioso nei suoi movimenti, tipico da stop prolungato. Dalla sesta prova la musica cambia un po', corro meglio, più sciolto, stessa cosa per il Gara e chiudiamo in 1'28" alto. L'ultima prova per noi inizia con Simo che chiede amabilmente "dai, questo potreste tirarmelo voi due bastardi", ridendo. Così facciamo, è l'ultima prova per noi e aumentiamo un po' chiudendo bene in 1'26". Simo continua, noi ci fermiamo. Insomma, "vorrei, ma ancora non posso", ma da come sta andando direi che sono contento e fiducioso.

I fornelli. Come al solito il weekend sento il richiamo dei fornelli, sabato dopo un acquisto di pesce freschissimo, preparo una buonissima zuppa di pesce. Quando il pesce è così fresco l'unico rischio che corri è quello di rovinarlo, così sto attento alla cottura e ai pochi ingredienti aggiunti (olio evo, aglio, prezzemolo, peperoncino, pomodori freschi, acqua, poco sale), cercando di posizionare nel sughetto i pesci nel giusto ordine di cottura: calamari, razza, pescatrice, gallinella, cicale, scampi, vongole e gamberi. E il vino? Con il pomodoro abbinare uno spumante è sempre rischioso, troppa acidità, così opto per un Sauvignon Quartz 2004 della  Cantina di Terlano, Alto Adige. Dopo 7 anni in cantina è ancora vegetale e profumatissimo, segno che l'altra bottiglia può riposare ancora un po'. Il risultato della zuppa lo vedete qui sotto.

La zuppa di pesce

Sabato sera preparo il poolish per la consueta, rassicurante e buonissima pizza domenicale, cotta sulla pietra refrattaria. Un'ottima birra l'accompagna, così da chiudere degnamente il weekend.

Pizza margherita

14 commenti:

arirun ha detto...

certo che a pulire tutti quei crostacei bisogna essere allenati è una battaglia dura io poi con le canocchie mi taglio sempre la lingua ed un vino troppo acido sulla ferita sarebbe mortale ;)) buone corse Gualtiero (Marchesi)

lello ha detto...

vista la gara che hai fatto domenica direi che e' un buon inizio .... bravo
p.s ottimo cuoco ,dovresti darmi delle lezioni

Giuseppe ha detto...

Ottimo lavoro, in ordine di apparizione:
La gara corsa in funzione di ottimo allenamento.
La seduta in pista, invogliato e spinto dagli amici.
La zuppa di pesce con il Sauvignon.
La pizzata annaffiata con la birra.

theyogi ha detto...

ecco, quando verrò a trovarti dovrai farmi assaggiare la tua famosa pizza!

teo ha detto...

La birra era la Gofa della 120???

web runner ha detto...

Sontuoso l'aspetto della pizza
E anche la gara e l'allenamento, ma a me al momento sembra meraviglioso anche un chilometro in 5'30"

Unknown ha detto...

Quella pizza è fantasticamente fotogenica. Chissà il gusto...
Parlando di podismo, facendo i debiti scongiuri, sembra che l'infortunio sia ormai alle spalle.Quella è la cosa più importante.

franchino ha detto...

Piano piano Oliver... Adesso che hai ripreso cura (se già non lo stai facendo) un pò la tecnica di corsa con le classiche andature. Buona continuazione e complimenti, da un amante del cucinare, per le tue escursioni culinarie!

Pimpe ha detto...

be# un kenyano stirato che corre a "strappi" e' il massimo.. pero' che cucina ragazzi.. quando passi a trovarmi cosi' fai la sfida ai fornelli con Simona e io faccio il giudice mangiatore!! :-))))

Hit The Ground Running ha detto...

Complimenti per la pizza napoletana, stile STG. Davvero notevole, per essere stata preparata in un forno domestico. E' solo merito della pietra? O utilizzi lievito madre o qualche altra diavoleria? :-)

Kikko ha detto...

Sei un ottimo runner ma ancor più un ottimo cuoco...l'abbinamento Quartz+zuppa di pesce...decisamente geniale:-))
A presto caro.

Sgambetta Felice ha detto...

@Pimpeeee se la Simona da sfidare ai fornelli sono Io l'unico piatto su cui cimentarsi è la pasta in bianco eheheheh

Oliver ha detto...

Ari grazie, ma io le canocchie le taglio appena, poi una volta cotte le mangio come un animale primitivo...

@lello, non mi lamento dai, per le lezioni mah, non so mica se sono un buon insegnante

Giuseppe, guarda, le ultime due che hai scritto sono quelle che mi sono venute meglio...

Yo, ah, è famosa? Quando verrai l'assagerai di certo!

Teo, no, era una weisse dunkel della HB. La Gofa la provo stasera, mah...

Web, è solo questione di tempo, vedrai che torni ai ritmi abituali. Come la troviamo tutta sta pazienza non so...

Oliver ha detto...

Father, viene buona, la ricetta che ho trovato merita davvero. Per l'infortunio speriamo!

Frank, grazie. Sai come si scalpita no? Ma sto cercando di controllarmi, faticoso però... :D

Pimpe, uei principino, fai il giudice e lavi i piatti! Altrimenti ti faccio del riso bollito senza nemmeno l'olio... ;D

Hit, grazie, ma non è una napoletana, è la pizza che trovi comunemente. La pietra cambia tanto la cottura, però è un impasto con pochissimo lievito e una lievitazione lunga. inizio col primo impasto la sera prima. La ricetta la trovi qui http://profumodilievito.blogspot.com/2007/09/la-pizza-al-piatto-con-metodo-poolish.html

Kikko, grazie, quel Quartz non ti dico cos'era, però ce n'è ancora una bottiglia, si può organizzare...

Simo, credo che Pimpe intendesse sua moglie, tua omonima. Vorrai mica che mi metto a gareggiare con te in cucina no??!?!? ;D