Stagionalità


STAGIONALITÀ DI SETTEMBRE
Verdure: aglio, barbabietola, basilico, bieta da coste e da taglio, bietola, broccolo, carota, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetriolo, cicoria bianca, rossa, verde e bionda, cicoria catalogna, orchidea rossa e puntarelle, cipolla, costa, erba medica, fagiolo borlotto nano e rampicante, fagiolino, finocchio, fungo, grano saraceno, indivia riccia, lattuga romana, rossa e dei ghiacci, maggiorana, mais, melanzana, mentuccia, patata, peperone, pomodoro, porro, radicchio, rapa, riso, rucola, scorzonera, sedano, sedano rapa, seme di girasole, seme di lino, seme di sesamo, soia, spinacio, zucca, zucchina ibrida chiara e scura.
Pesce: acciuga, alice, calamaro, cefalo muggine, dentice, gattuccio, mazzancolla, moscardino, ombrina, orata, pannocchia, pesce spada, ricciola, rombo chiodato, sarago, sardina, seppia, sogliola, spigola, tonno rosso, triglia, vongola verace.
Frutta: anguria, arachide, banana, cachi, cocomero, fico, fico d'india, limone, lampone, mandorla, mela, melagrana, melone, mora, nocciola, pera, pesca, pistacchio, prugna, uva.

giovedì 26 agosto 2010

Ultimi giorni di carico

Ieri 10km tranquilli e oggi riposo, ma la cuccagna finisce e tra domani e domenica si chiude questo periodo di carico. Domani 4 serie da 800-500-300 in pista con ritmi tra 3'30" e 3'20", sabato corsa lenta collinare e domenica 5km forti seguiti da 2km fortissimo, senza pause e che ritmo sarà lo vedrò alla fine. Poi finalmente ci sarà un po' di scarico, dico finalmente perchè ho bisogno mentalmente di sentire le gambe fresche, anche per capire a che punto sono. Un mese di ritmi e collinare costante si fanno sentire, la speranza e che si facciano sentire bene anche dopo! Domenica le news sulle fatiche..

mercoledì 25 agosto 2010

Le sorprese non finiscono mai

Già abituato (fortunato) a correre d'estate con temperature discrete, questo ritorno improvviso di afa mi ha mandato ko. Settimana scorsa, correndo al mattino ho sfruttato il fresco, il weekend sono andato a trovare l'allenatore a Gressoney che, per la contentezza di vedermi mi ha subito proposto: "Oohhh visto che è un po' che non ti vedo correre domani si fa il bigiornaliero! Mattino trekking e pomeriggio allenamento...".
La temperatura era fresca e l'umidità minima, dopo una "passeggiata" fino al rifugio a 2550m di quota e discesa, il pomeriggio mi aspettavano 4km lenti e 4 da 1000 frazionati: i primi 2 fatti 200m forte e 200m piano, il terzo tirato e il 4° 400m forte, 200m lenti e altri 400m forte. Il 2° e il 4° in salita (corribile ma sentita). Dopo i primi 4km un po' incredulo per la facilità a 4'20" è iniziato il divertimento, alternando 200 in 40"-42" a 200 in 55", il mille tirato in 3'18" (agli 800 ero in coma pieno) e i 400 di ritorno in 1'30" e 1'34", entrambi in salita. Alla fine non mi sono inginocchiato sulla strada per dignità. Al mattino con le gambe pietrificate ho fatto 8-9km tranquilli, che tra altitudine e collinare sono diventati tutto fuorchè tranquilli.
Tornato in quel di Borgomanero con un lunedi di corsa tranquilla (ma già afosa), ieri per ritrovare gli amici del campo dopo le vacanze mi presento al Campo XXV Aprile a Milano alle 13, programma 1x3000 tirato e 4x1000, in montagnetta non in pista...
Appena sceso dall'auto ho capito che avrei sofferto, a metà del 3000 stavo già fanculizzando tutto il fanculizzabile, dopo il 2° da mille ho gettato la spugna, ero stordito dal caldo, mancava l'aria e stavo facendo una fatica bestiale. E quella stanchezza me la sono trascinata per tutto il giorno.
Sono stato contento di aver ritrovato gli amici, ma l'appuntamento di rito al campo slitta di una quindicina di giorni, un caldo del genere è poco salutare oltre che poco redditizio. Mica mi devo allenare per correre all'equatore!

venerdì 20 agosto 2010

Ma perchè?

All'inizio volevo scrivere un post sul fatto che i 2-3 giorni di riposo che mi sono preso, mi hanno rimesso in sesto per bene. Ci voleva, ero in evidente carenza di recupero muscolare e organico, ma questo lo so per esperienze precedenti, dove ho sbagliato a proseguire gli allenamenti anzichè recuperare, facendo dei danni ampiamente evitabili.
Poi però leggo tra i commenti su un altro blog, che si chiede di organizare un altro No Berlusconi Day... Ancora? Ma proprio non si è capito? E' davvero così difficile??! Ma perchè?
Ma invece che protestare continuamente e sterilmente contro il "nostro" premier, che comunque è stato votato a maggioranza e quindi legittimamente al suo posto; invece che fare e porsi come unico, effettivo e sfigato programma l'antiberlusconismo (che fino ad ora abbiamo tutti davanti i risultati che ha dato); invece che dare quindi l'idea di un'opposizione che, mancasse Berlusconi, non saprebbe nemmeno dove sbattere la testa; invece insomma, che farci sorbire tutto ciò, non è forse ora di creare qualcosa? Di proporre qualcosa di serio e credibile? Di smettere di ammazzarsi l'un l'altro per la cadreghina autocondannandosi all'immobilismo? Non è forse ora di lasciare che il Pdl faccia il suo corso proponendo qualcuno e qualcosa che davvero valga la pena di votare? In cui davvero valga la pena di credere?
Sono tante le cose che non vanno, tante le porcherie che ho dovuto vedere e subire, ma quello che mi da ancor più fastidio è la "sensazione" che anche l'opposizione non sia esterna nè esente da giochini. Se alle votazioni vincesse il Pd, quanto mi farebbe schifo vedere che l'unico cambiamento sarebbe lo spostamento dei vari dirigenti, si tolgono gli amici del Pdl per mettere gli amici del Pd. E basta.
E' questo cui si punta per il futuro? E per cambiare si deve solo mandare a casa Berlusconi? Non è che, se ha così successo, forse c'è un problema di cultura che va' risolto? Non sono forse gli esempi da seguire che mancano nelle posizioni guida del nostro Paese? E non dalle ultime 2-3 elezioni...
Mi hanno stufato, non riesco più a sentirli sti carrozzoni pieni di parole, fissati e immobili sulle loro posizioni, privi di idee e di personalità, privi della capacità di rendersi credibili, e conseguentemente votabili. Continuo a sperare che i nomi, quei 2-3 validi che ancora restano, abbiano la loro possibilità e il loro spazio, senza doversi scontrare con le continue correnti interne demolitrici, legate eternamente al cadreghino.
Io continuo a sperare e sognare, perchè almeno queste due cose sono più forti del presente ma nel frattempo, anche se sono infinitamente piccolo rispetto alla politica, mi gira ostinato un pensiero: fanculo, mi avete stufato.

mercoledì 18 agosto 2010

Doveva bussare e ha bussato!

Sapevo bene che dovevo fare i conti con il mio essere poco abituato ai lavori lattacidi, ero lì tranquillo ad aspettare che il signor lattato con le sue valigie di stanchezza e dolori venisse a bussare. E come il peggiore dei parenti eccolo che viene a trovarmi!
Vabeh dai, la sto mettendo giù un po' dura, perchè in fondo mi sto divertendo, sto lavorando bene e inevitabilmente di qui sarei passato. Causa chiusra estiva del campo di allenamento mi trovo a correre costantemente su percorsi collinari, che siano ripetute, frazionati o corsa lenta. e già questo accumula fatica; i ritmi poi si sono alzati e con loro le sollecitazioni a tendini e muscoli, aggiungiamo poi il potenziamento a carico naturale...
Sono arrivato dalle vacanze di luglio molto riposato, motivato e fresco, ma si sa che l'inizio della preparazione richiede alcuni adattamenti fisici e un recupero del tono muscolare ottimale, cosa che allunga inevitabilmente i recuperi tra un allenamento e l'altro, almeno per ora. Insomma, tutto questo per dire che oggi ho riposato anzichè correre, ne sentivo la necessità fisica e mentale.
Un giorno di stacco, questi primi dieci giorni sono stati impegnativi, con un 5000 collinare tirato domenica e 6x500 e un 2000 tirato (collinari anche qui) ieri, dopo che settimana scorsa avevo affrontato il famoso trittico. Proprio il recupero di quest'ultimo ha richiesto un po' di tempo extra, tant'è che l'ho sentito sia nel 5000 chiudendolo in 18'50", che ieri anche se in minor misura. Però proprio ieri alla fine del 2000, fatto in 7'02" mi sentivo parecchio stanco e con qualche dolore sparso. E va bene l'impegno, va bene che sono motivato ma di spaccarmi in due non ne ho proprio intenzione, beato riposo!!

venerdì 13 agosto 2010

Pensieri al volo

Il vulcanico e intenso post di Furio, che trasmette con forza il frutto di una profonda metabolizzazione personale, mi ha fatto saltellare di palo in frasca coi pensieri, vagando qui e là con la mente.
Alcune frasi mi hanno molto colpito, dando il là ad un ragionamento personale legato ai miei 27 anni di corse, ma anche a tutto quello che ho vissuto in questi pochi mesi di blog, ai commenti, ai post degli altri che corrono da pochi mesi o da tanti anni, veloci e meno veloci, tanti o pochi km.
Dieci anni fa tutto nella mia vita è stato ribaltato con forza e rimesso in discussione, tutto. Come ho già scritto la corsa è stata con forza inseguita, a vuoto, non riuscendo più a capire cosa volevo, cosa cercavo per rimettermi in gioco con impegno. Dopo tanto vagare l'incontro con Silvio, il mio allenatore, ha creato i presupposti perchè tutto ricominciasse. E' un gran motivatore, ha la capacità di portarti a puntino quando serve, di allenarti con carichi inferiori a quelli di un po' di anni fa, del resto sono cambiati i tempi e con loro i metodi. E mi piace poter avere un rapporto sincero con qualcuno che è diventato prima amico e poi allenatore.
Ma ciò non toglie che non a tutti piace allenarsi rinchiuso in ritmi e tabelle, in lavori da fare quando magari si farebbe volentieri altro ecc ecc... La frase di Furio nel suo post è stata una scintilla per me, che comunque la vivo quasi tutti i giorni al campo di allenamento, dove chi corre ha diversi tipi di atteggiamento.
Mi rivolgo soprattutto a chi come Teo (mi viene in mente lui perchè commentato ultimamente) tanto cerca di imparare e a tutti gli altri come me e lui, raccolgono spunti dalle esperienze altrui.
Cercate la vostra strada inseguendo la passione della corsa, cercate di correre liberi, di divertirvi, di capire quello che è il vostro modo più giusto affinchè possiate dare e rendere al 100%. Non siamo tutti uguali, per cui non tutti amiamo e rendiamo con gli stessi lavori allo stesso modo. C'è chi ama le tabelle e non ne può fare a meno, chi le odia e vuole solo fare 1h di corsa lenta, chi preferisce i boschi, chi la pista e chi l'asfalto, chi non vuole l'orologio e chi non ne può fare a meno, chi si stanca solo al pensiero di correre più di tre volte la settimana e chi se non fa il "doppio" pensa di non essersi allenato. Quanti di noi si ritrovano in queste cose? Io si, in alcune. Mi piace alternare le tabelle o comunque dei lavori programmati a periodi più rilassati di corse con gli amici, decidendo al campo cosa fare. Mi piace perdermi nei boschi e gustare il senso di libertà che arriva, com'è stato il correre nelle vigne dell'Alsazia. Ma mi piacciono le gare, corse su strada, cercando di battere chi mi arriva sempre davanti, di battere i miei personali così ostici e resistenti.
Cercate la vostra via unica e personale, adattandovi a un po' di logica negli allenamenti per non sovraccaricarvi, ma anche adattando l'allenamento a voi e alle vostre sensazioni. Divertirsi è fondamentale sempre, e quello che vi fa divertire e che vi appassiona va bene sempre!
Ah, grazie Furio per l'ispirazione...

giovedì 12 agosto 2010

Trittico ok!

Da settimana scorsa è iniziata la preparazione specifica, rivolta alle gare autunnali di 5k e 10k e, più in là alle campestri invernali. Di fatto è una novità per me, che in fondo ho sempre finalizzato le preparazioni a mezze, gare medio-lunghe e (poche) maratone. C'era però il desiderio di cambiare qualcosa, di lavorare dove non l'avevo mai fatto e dove mi sentivo più debole. Per migliorare, per motivarmi, per mettermi alla prova e perchè innalzando la velocità di base si andranno a migliorare, mi auguro, anche le performances sulle mezze e sulla maratona autunnale dell'anno prossimo.
Una serie di lavori lattacidi, recuperi più lunghi, ritmi più elevati, nonchè giorni di carico consecutivi che, quando ho letto il programma di Silvio (il mio fantastico coach) mi hanno anche un po' "preoccupato". Già, perchè correndo sempre da me e non a Milano per tutto il mese, non ho alternative ai percorsi collinari; così oltre ai ritmi e ai carichi, devo gestire anche la fatica muscolare dei saliscendi.
La prima sequenza di giornate di carico è stata questa settimana:

martedì:  20' risc e 6x1000 rec. 2'
mercoledì:  6km a 4'20"/30" + 10x30" in salita + 5x200 in 40"/42" rec. 1'
giovedì:  4km risc + 10x400 in 1'30" rec. 1'30"

Riposo solo il venerdì, e pur non avendo fatto carichi eccessivi martedì ero stanco, complice il rientro alle 24 dal lavoro e sveglia presto per correre col fresco. Ma vabeh, la motivazione e la voglia sono alte per cui mi cimento nei 1000. Pur con fatica riesco a farli a 3'35" di media (tranne uno a 3'45" con le gambe inchiodate), che mi lascia un po' contento e un po' preoccupato, per il livello di fatica che ho fatto in previsione dei due giorni successivi.
Mercoledì mi alzo dal letto con fatica, non è prestissimo (7,30) ma ho dormito poco, i 6km a 4'20" non riesco a farli, sono pesante e corro a sensazione a 4'45", le salite le trovo faticose, 30" di sprint in pendenza lasciano il segno ma hanno il pregio di svegliarmi, anche muscolarmente. Infatti i 200 successivi li corro in 40" con buona scioltezza.
Oggi, la sorpresa. Mi immaginavo gambe indolenzite e pesanti, e invece dopo il riscaldamento e complice una temperatura fresca ho iniziato i 400 con buona verve. Cercando di tenere 1'30" mi rendo conto nei passaggi che sto frenando, chiudo in 1'28" ma ho la sensazione di non allenarmi. Allora lascio alle sensazioni e all'esperienza sul dosaggio dello sforzo la dettatura del ritmo. Ne viene fuori un bel lavoro, 1'25" di media, corsi bene e con recupero quasi troppo lungo.
Le ultime due prove le ho corse sotto il diluvio universale, sono però tornato a casa contento trotterellando per defaticare. Sorpreso di aver corso meglio il terzo giorno rispetto al primo e contento del lavoro svolto, e del fatto che domani c'è riposo!!
Ah, le mie Adidas Boston sono quasi al limite, ancora qualche km poi dovrò abbandonarle al loro destino. Come A2 tocca ora alle Adidas Adizero CS (nella foto) che mi pare abbiano la calzata un po' più secca. Qualcuno le ha provate?

martedì 10 agosto 2010

Seppie gratinate

Mica si può solo parlare di km e sudore, oggi poi mi sembrava di correre a Kuala Lumpur, anche la gola e il corpo richiedono attenzione, bisogna incamerare energie per affrontare con forza gli allenamenti. E allora, tanto vale incamerarle buone queste energie!

Prima però una digressione atletica: mi aspetta un trittico di allenamenti non male tra oggi e giovedì (6x1000, sprint in salita e 200, 10x400 in leggera salita), non mi sento fresco, la fatica inizia ad accumularsi ma oggi i 1000 sono passati a 3'35" di media recuperando 2', vediamo i prossimi giorni.

Dicevo, seppie gratinate, sono venute buonissime!
Ieri facendo ordine nel freezer, sono usciti dei reperti archeologici che non ricordavo di aver congelato. Dopo qualche addio preventivo a cibi un po' datati (uff..) trovo un sacchetto di seppie congelate un paio di mesi fa. Come le cucino? Ecco...
Allora, pulite le seppie, lavatele, asciugatele e tagliatele a filetti. Scaldate in una padella olio extravergine e aglio (togliere l'anima centrale) e aggiungere le seppie. Cuocere a fuoco vivo per 5 minuti circa, quindi aggiungere olive taggiasche, sale e pepe nero. Coprire, abbassare la fiamma al minimo e cuocere coperte fino a che non saranno quasi tenere (da 30' a 50' a seconda di quanto sono grandi le seppie), a metà cottura aggiungere dei pomodorini datterini (o ciliegini) tagliati a metà.
Nel frattempo scaldate il forno a 180°, preparate del pangrattato mischiato a prezzemolo tritato. Quando le seppie sono quasi cotte (o quasi tenere), versarle in una teglia antiaderente, coprirle con il pangrattato e aggiungere un filo di olio extra vergine crudo. Mettere in forno caldo a gratinare, vicino al grill superiore per 10'. Buon appetito!

lunedì 9 agosto 2010

Il non post

Quando si vuole scrivere di troppa roba e non ci si decide su quale sia l'argomento cui dare importanza, che si fa? Si scrive il non post... vediamo cosa mi esce dal cervello per primo.
Spesso viaggiare all'estero, in europa occidentale almeno, tende a daprimermi sullo stato della nostra società. Intendiamoci, io sono contento di essere italiano e all'estero ho anche tanti motivi per pensarlo ma, come spesso mi capita a Milano e in genere in Italia sento la mancanza di senso civico. E' quello che spesso fa la differenza tra noi e gli altri paesi, anche negli Stati Uniti l'avevo vissuta questa sensazione.
Non è un pensiero preciso ma un insieme di piccoli frammenti di "vita vissuta" se vogliamo. Educazione, rispetto dell'ambiente, organizzazione, chiarezza, rispetto dell'autorità perchè l'autorità sa farsi rispettare (nel senso buono, non una dittatura)... E non è che noi siamo il terzo mondo, ma se quando varco i confini queste cose mi risultano così lampanti, evidenti, una ragione ci sarà. E la mia è che a casa queste cose non le percepisco.
Odio pensare che l'erba del vicino sia sempre più verde, ma odio al contempo che il mio giardino sia l'unico coltivabile e degno di attenzioni. Perchè di questo si tratta, di egoismo, dove la società e tutti gli esseri viventi che vi abitano (e non siamo noi) sono un fastidio, qualcuno o qualcosa che deturpa, minaccia e infastidisce il mio orticello. Che curo con ostinazione, col coltello tra i denti fregandomene se va a discapito degli altri.
Ecco, pur non restando all'estero per un tempo sufficientemente lungo da avere una conferma senza riserve, noto spesso e con piacere, che il senso civico è più marcatamente spiccato oltre confine che da noi. Che il rispetto di semplici regole di convivenza, delle persone e dell'educazione rendano quei posti migliori. Forse. Già perchè dovrei viverci per esserne certo, ma l'istinto mi dice di si.
E sicuro ci saranno i furbi, i delinquenti ma sanno e hanno la certezza che le leggi infrante comportano una pena e certamente l'avranno. Non potranno invocare il legittimo impedimento, o spostare la sede del processo ogni 6 mesi o chissà quale altra porcheria per sottrarsi alle colpe, ove vi siano. Ma qui si aprirebbe una parentesi che risulterebbe impossibile chiudere prima dei 6 mesi, con la condizionale.
Non rileggo esce il non post così com'è, istintivo e di getto.

giovedì 5 agosto 2010

Before you point your fingers, be sure your hands are clean

Nel 1962 un giovanissimo Bob Marley pubblicava il singolo Judge Not (Non Giudicare), per me una filosofia di vita. E' stato un piacere scoprirla qualche tempo fa. Ecco la traduzione

Non guardarmi così compiaciuto
dicendo che sto andando male
Chi sei tu per giudicare me
e la vita che vivo?

So che non sono perfetto
E non pretendo di esserlo
Così prima di puntare le tue dita
Assicurati che le tue mani siano pulite

Non giudicare
Prima giudica te stesso!
Non giudicare
Se non sei pronto per giudicare!

La strada della vita è tortuosa
e puoi inciampare anche tu.
Mentre parli di me
Qualcun'altro sta giudicando te

Non giudicare
Prima giudica te stesso
Non giudicare
Se non sei pronto per giudicare!

La strada della vita è tortuosa
e puoi inciampare anche tu.
Mentre parli di me
Qualcun'altro sta giudicando te

mercoledì 4 agosto 2010

Olè, di nuovo in strada!

Oggi ho iniziato ufficialmente la nuova preparazione, ci saranno un bel po' di lavori lattacidi per farmi arrivare pronto, nel tempo, alle gare di 5k e 10k, e poi arriveranno anche le campestri invernali. Nel mezzo, perchè no, ci infiliamo anche il tentativo di PB sulla mezza a Busto Arsizio. Regge dal lontano settembre '92 e finora è stato il più ostico di tutti, ma prima o poi dovrà crollare sto 1h19'34"...

Dicevo, stamattina dovevo andare a correre alle 7,15, sveglia alle 7, bagno e sono tornato a letto con un sonno che non vi dico. Dopo un'ora mi sono alzato, ho adempiuto agli impegni che avevo preso e alle 11 mi sono infilato canotta, pantaloncini e le mie fide Adidas Boston. Mi aspettavano 6km a 4'30" e 6x500 allegri rec. 2' (per stavolta, da qui in poi scendono i recuperi).

Parto per i 6km collinari e mi accorgo di correre a 4'20"/25" senza particolare fatica e ne sono alquanto sorpreso, le gambe girano bene, le pulsazioni non salgono, ottimi segnali. Arriva il momento dei 500, non completamente pianeggianti ma da me non c'è alternativa, il primo lo faccio in 1'38" e nel finale la fatica c'è. "Sei un pirla" mi dico "adesso gli altri te li sei giocati", ma avevo voglia di tirare un po'. Il secondo in 1'36" e tutti gli altri in 1'38", uno solo in 1'39"! Marò che sorpresa, non mi aspettavo certo di correre adesso 6 volte i 500 sotto i 3'20" al km. Bene, non c'è miglior motivazione che iniziare così, ma è solo l'inizio, vediamo come si sviluppano le sensazioni fisiche quando avrò accumulato un po' di giorni di allenamento, e il lattato verrà a bussare...

lunedì 2 agosto 2010

Giro del Lago di Resia

Dopo 3 settimane vissute oltreconfine o quasi oggi si riprende al 100%. Dopo la Francia questo weekend siamo andati in Alta Val Venosta per fare la Reschenseelauf, ovvero il giro del Lago di Resia, 15,5km tutti intorno al lago. Venerdì alle 19 c'erano ben 14° e un vento gelido che spazzava l'aria. Sabato mattina il cielo era blu, pulito, non una nuvola nemmeno a cercarla e un venticello fresco piacevole e meno forte del giorno prima.
Colazione, ritiro pettorali, passeggiata e sosta lungo il percorso a godersi il tempo e la vista sul lago. Pranzo, relax e alle 16,15 eravamo sul campo gara a scaldarci. I quasi 2500 partecipanti e gli accompagnatori rendevano la zona affollata per cui, dopo un riscaldamento (già faticoso, mah...) ci siamo posizionati in zona partenza, con ben 14' di anticipo. Una spettacolare band di percussioni di Monaco di Baviera rendeva l'attesa molto breve e mi permetteva di non pensare alle mie non ottime sensazioni di stomaco.

Ore 17 spaccate si parte! Non tengo un ritmo sparato, mi piacerebbe fare la prima metà tranquillo e poi tirare un po' la seconda a seconda delle sensazioni. L'allenameno è quello che è del resto. Il vento ora è a favore e fa si che si provi un caldo tremendo fino al ristoro del 5°km dove si gira. A dire il vero non so che itmo sto tenendo, non ho voglia di controllare e vado a sensazione, lo stomaco non gira bene come se non avessi digerito la pasta al pomodoro del pranzo, è come se girasse un pochino la testa e non vorrei fosse l'altitudine (1550m) dato che ho iniziato a sentirmi così da quando si sono alzate le pulsazioni. Mah, mi pare strano però.
Insomma, fatico a tenere il passo e non l'avevo previsto nè immaginato, al primo ristoro mi fermo a bere e mentre sto deglutendo mi arriva una botta alle spalle da un energumeno crucco che mi fa strozzare, dopo un sano, sentito e cordiale 'fanculo riparto ma non miglioro, anzi. Inizia l'alra parte del lago, tutta in saliscendi, alcuni impegnativi altri meno ma non riesco mai a girare come vorrei. I km che passano non anno altro che peggiorare la cosa, continuo imperterrito a digerire. A metà gara penso che in fondo sono lì per divertirmi e allora rallento un pochino cercando meno fatica, guardo il panorama.
A dire il vero nonostante l'impegno le sensazioni non migliorano anzi, sull'ultima salita non molto lunga (300m) ma intensa mollo, cammino imprecando, riprendo a correre in cima e lo farò con una fatica bestiale fino alla fine. Perso nelle mie fatiche non controllo il crono, certo di essere lontanissimo ormai dall'1h02'-03' che avevo pensato, ma quando il crono dell'arrivo arriva a portata di occhi leggo 1h04'... beh ma allora non ho fatto così schifo!! Le sensazioni pessime mi hanno ingannato! Chiudo in un incredulo 1'05'45" a 4'17" di media, 304° assoluto. Mah...
Insomma, la gara è splendida, il percorso e il luogo incantevoli, l'organizzazione ottima, è una gara che vale davvero la pena di fare. Io immaginavo di correre con molta, molta meno fatica, di fare insomma una gara più agevole e invece ho fatto una fatica porca. Il crono finale però mi ha fatto l'occhiolino, regalandomi un tempo discreto a dispetto delle sensazioni personali.
Complimenti ai miei due amici Dario e Simo, il primo per averla proposta e chiusa in 1h14', la seconda per aver dato la sua solita zampata da campionessa anche in tempo di vacanze, 4a assoluta e prima di categoria con un ottimo 1h01', la classe non è acqua...