Stagionalità


STAGIONALITÀ DI SETTEMBRE
Verdure: aglio, barbabietola, basilico, bieta da coste e da taglio, bietola, broccolo, carota, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetriolo, cicoria bianca, rossa, verde e bionda, cicoria catalogna, orchidea rossa e puntarelle, cipolla, costa, erba medica, fagiolo borlotto nano e rampicante, fagiolino, finocchio, fungo, grano saraceno, indivia riccia, lattuga romana, rossa e dei ghiacci, maggiorana, mais, melanzana, mentuccia, patata, peperone, pomodoro, porro, radicchio, rapa, riso, rucola, scorzonera, sedano, sedano rapa, seme di girasole, seme di lino, seme di sesamo, soia, spinacio, zucca, zucchina ibrida chiara e scura.
Pesce: acciuga, alice, calamaro, cefalo muggine, dentice, gattuccio, mazzancolla, moscardino, ombrina, orata, pannocchia, pesce spada, ricciola, rombo chiodato, sarago, sardina, seppia, sogliola, spigola, tonno rosso, triglia, vongola verace.
Frutta: anguria, arachide, banana, cachi, cocomero, fico, fico d'india, limone, lampone, mandorla, mela, melagrana, melone, mora, nocciola, pera, pesca, pistacchio, prugna, uva.

lunedì 22 agosto 2011

Quando non va, non va

Eh si, quando le cose iniziano storte è dura raddrizzarle. Ad aprile faccio la cazzata di leggere male gli allenamenti e sovraccaricarmi (palestra + lavoro impegnativo collinare), il mio bicipite femorale se la prende a male e infiamma il tendine inserzionale sotto il gluteo. Da lì seguono tecar (ben 7), massaggi, fisioterapia, stretching. Ogni volta sembra a posto, passa il dolore, per poi tornare a farsi vivo come niente fosse, il marrano!
Si cambia metodo, vado a fare l'ecografia per escludere lesioni e con quella viro dall'osteopata. L'eco riscontra l'assenza di lesioni o versamenti (bene), ma anche un inspessimento del tendine all'inserzione del bicipite femorale sotto il gluteo, dovuto ad un'infiammazione ormai passata. Si vede anche una cicatrice, lunga circa 3,5cm, ormai chiusa ma che indica che c'è stato un piccolo strappo... cazz!!
Vado dall'osteopata che, nell'ordine, oltre all'esito dell'eco, vede parecchia rigidità nella schiena, soprattutto spalle e collo, un disallineamento del bacino e i piedi con un arco plantare che tende ad appiattirsi, non di molto perchè non trascina le ginocchia, ma che spiega le mie fasciti plantari e in ogni caso alla lunga può portare altri problemi... mancava giusto un certificato di rottamazione.
Dopo avermi rigirato, stirato, stortato e scroccato più volte mi dice con chiarezza che devo fermarmi, saranno circa 15-20 giorni di stop. E' inutile che mi decongestiona la parte in maniera non definitiva, e io la carico subito correndoci sopra. Devo aspettare, posso però nuotare (signùr...) e andare in bici (meglio va'...).
Visto il caldo lo stop non è così spiacevole, le temperature sono malsane per correre, ma vista la maratona tra poco più di due mesi certo non è una bella notizia. Anzi. Non c'è niente da fare, la preparazione di questa maratona è partita male, è molto ostica per la mia testa, è la prima volta che mi capita di essere così svogliato con un obiettivo importante davanti. Correrei volentieri la gara senza dover affrontare tutti quei km e ritmi lunghi (ma va'?).
Cosa devo dire, è così, non so il perché. Ma fermarmi in toto adesso mi crea dei grossi problemi di tenuta e quindi, mi sa, andrò nella grande mela senza patemi, per gustarmela. Almeno, così credo, c'è ancora tempo per cambiare idea. Mah, alterno uno stato emotivo che va dallo sconforto al sollievo. Chi ci capisce è bravo...

Ma anche chi ha fatto sto cartello è bravo:

giovedì 18 agosto 2011

L'arte del silenzio

Tacere quando è il momento è un arte, un talento che come ogni altro è stato sparso qui e là, non urbi et orbi. Con il mio commento dimostro di non avere tale dono, pazienza, la voglia di scrivere i miei pensieri è più forte.
Ho letto l'intervista su Repubblica del buon Marrazzo. Evitabile. L'intervista, le parole dette e scritte, la mia lettura, se ne poteva fare tranquillamente a meno, io stesso mi ero dimenticato della vicenda, perchè rivangare? Niente, sono stato attratto dalle perle di saggezza, anche se l'argomento è molto più delicato e complesso del semplice "andare per trans".
I personaggi pubblici portano sempre con sè le loro vicende personali, belle e brutte, e gli verranno ricordate ogni qual volta sarà necessario, fa niente se ormai il fatto è irrilevante, a suo tempo è stato fatto e te lo tieni. La mescolanza di morale vaticana e ferocia politica è ben riassunta: non esiste redenzione, se ti sei bruciato hai finito per sempre.
Due anni fa Marrazzo si è dimesso, e per fortuna aggiungo io perchè le dimissioni, per i nostri uomini di potere, sono un dono più raro della fonte di eterna giovinezza, ma allora perchè tornare sul fatto? Si cerca di risalire la china? Mah, spero di no.
Della morale non me ne frega niente, il lato privato della faccenda lo lascio ai morbosi. Quanti insospettabili escono dalle "regole", quanti i tradimenti, le prostitute, i trans, i tossicodipendenti, i malati di gioco eccetera eccetera. Ma se non commettono reati l'unica cosa con cui fare i conti è la coscienza e le persone care cui, nel caso, recano sofferenza; ognuno ha diritto di vivere come meglio crede. Rispettando gli altri, aggiungo io.
Vorrei che non cercasse di risalire la china perchè, più semplicemente, un politico, e quindi uomo pubblico, non è solo un normale cittadino con le sue debolezze. E' e resta un motivo di esempio per tutti proprio perchè i cittadini li rappresenta, in Italia come all'estero, perchè da loro è stato votato e da loro ottiene il là ai tanto noti privilegi della casta. Perchè, per quanto bravo e pentito, chi mi dice che non ci ricaschi? Perchè vorrei e desidererei che i politici non fossero ricattabili; in fondo che siano loro i primi a non commettere reati dovrebbe essere scontato no?
Perchè vorrei che, al fine di non alimentare scomode amicizie (o comode a volte) e loschi intrecci tra politica e imprenditoria, i politici al comando non potessero più essere rieletti dopo il mandato. Ci sarebbe un ricambio obbligato, ci sarebbe forse la possibilità di svecchiare 'sti posteriori desueti incollati alle poltrone da troppo tempo, troppo anziani e pigri ormai per essere in sintonia con la popolazione più giovane. Perchè vorrei tornare a percepire e sentire parlare, tra gli scranni dei politici, di ideali, di valori civici, di progetti a breve e lungo termine per i giovani e i meno giovani, di legalità vera, di uguaglianze e di opportunità per tutti quelli che sono in grado di coglierle o crearsele, di quei tanti aspetti legati alle nostre speranze e alla nostra fiducia nel futuro, oltre alla pur importante, ma ora ingombrante ed ossessiva economia.
Caro Marrazzo, si rifaccia pure una vita perchè ne ha il pieno diritto, combatta i suoi fantasmi e le sue paure, le faccio i miei sinceri auguri, ma per favore non ritorni in politica. Si è dimesso per la sua posizione difficile, non è poca cosa al giorno d'oggi e io l'apprezzo per questo, ma non me lo faccia rimangiare.
Non sono i politici che ci mancano, sono i sogni che non abbiamo più, ce li avete tolti. Anche per colpa nostra.

martedì 16 agosto 2011

km per sbaglio

Domodossola
Sfumato l'incontro con Furio in questo weekend per una corsa in compagnia, mi sono cimentato su due percorsi intorno a Domodossola che lui stesso mi aveva indicato. In genere sono dotato di ottima memoria ma qui, destino beffardo, qualcosa mi è sfuggito.
Domenica mattina parto per il giro di Masera che misura 14km, me lo ricordo bene, tranne la lunga salita che porta a Masera e che, mannaggia a lei, mi vede imprecare contro la mia labile memoria fotografica, sarà la sveglia anticipata? Mah, di fatto alle 8 del mattino c'è un'ottima temperatura e correre è piacevole. Corro i 14km collinari in 1h01' a 4'25" di media. Non male, credevo di stare peggio.
Il ferragosto passa a tavola, tanto per cambiare e stamattina di buon ora, prima di rientrare in ufficio a Milano,  mi reco ancora a Domodossola per il giro della ciclabile lungo il Toce, passando per Villadossola, Beura e Cosasca ritornando alla partenza. A parte un tratto in mezzo ai capannoni è un bel giro, collinare molto corribile. Così, pago dei 17° di frescura alla partenza, mi appresto alla mia decina di km sciolti. Corro tranquillo intorno ai 4'45", lascio scorrere la strada guardandomi intorno. Arriva il 9° km e sono ancora lontano da Domodossola, mah, arriva anche il decimo e poi l'undicesimo... mmm... ho toppato qualcosa? Eppure il giro è questo, la strada è questa... dodici, tredici... allora mi ricordo male, erano 14km anche questo... quattordici... ma dove cazz'è sta rotonda che mi riporta alla macchina?? Quindici, arrivo alla rotonda, 15,82 e arrivo all'auto... mavaff... a questo punto vado oltre per farne 16 di km, tanto ormai...
Scherzi della memoria, alla fine ero un po' stanco ma correvo bene, intorno ai 4'30" al km, cosa che mi consola di questi tempi. Nel totale ho corso i 16km a 4'42" di media, in costante progressione partendo da circa 5' al km per scaldarmi e finendo a 4'26". E vabeh, incameriamo sti km venuti per caso, il mio timore è l'infiammazione al bicipite femorale e il rischio di aumentarla, caricando troppi km in poco tempo. Così non è stato ma è il caso che ci metta attenzione.


Ora, apprezzate il genio:
http://tv.repubblica.it/sport/in-corsa-coi-maratoneti-ma-il-tifoso-centra-il-palo/74319?video=&ref=HRESS-4

venerdì 12 agosto 2011

Torniamo a parlare di corsa...

Eccolo, il nuovo XXV Aprile blu elettrico!
...anche perché a guardare l'attualità c'è solo da incazzarsi.
Un pezzo alla volta mi sto risintonizzando su allenamenti, prossime gare e, soprattutto, la maratona. Dopo l'allenamento di martedì con Simo, che bella bella mi ha proposto un lavoro di forza con degli sprint in salita 3x(200-250-300) rec. la discesa + 1x100, è finalmente scattato qualcosa, ci voleva una sferzata di energia. L'allenamento è stato bello faticoso, l'ultima serie mi ha lasciato le gambe piombate, ma averlo fatto bene, in compagnia e con ritmi buoni mi ha dato fiducia.
Mercoledì ancora un massaggio di scarico, curando anche il piriforme, per tenere a bada il bicipite femorale, che almeno al momento sembra starsene sulle sue, e ieri 12km collinari nei boschi girando a 4'40" di media, con un paio di km finali appena sotto i 4'. Oggi volevo provare la nuova pista del campo XXV Aprile, di un azzurro/blu accecante con il sole. Simo l'ha descritta perfettamente, è una via di mezzo tra la pista secca dell'Arena e quelle molto gommose. A me non dispiace, ma ci devo correre ancora un po', certo è molto diversa dalla precedente.
Insomma, ho voluto battezzare il nuovo manto con un 10x400, nella pausa pranzo sotto un bel sole. Detto così appare come un suicidio, ma la temperatura è leggermente calata così come l'umidità, per cui non è che facesse fresco, anzi, ma il caldo non era così sfiancante. Ne sono uscite dieci prove tutte uguali, corse tra 1'25" e 1'26" (3'33"-35" al km) recuperando 1'.
Devo essere sincero, alla terza ripetuta ho pensato di girare verso la doccia, mi facevano male le gambe, facevo parecchia fatica, il massaggio e le salite dei giorni precedenti si facevano sentire. Ma proprio per darmi una svegliata dal torpore che mi sta assillando decido di continuare e faccio bene, mi sciolgo un pochino di più, corro un po' meglio e porto a casa l'allenamento. Anche se i tempi non sono quelli di aprile va bene, tra qualche settimana andrà sicuramente meglio.
Buon ferragosto a tutti, divertitevi e rilassatevi.

lunedì 8 agosto 2011

Salento & decisioni

Il rientro lavorativo è stato tutto fuorché soft, il delirio borsistico/finanziario ha creato non pochi grattacapi in ufficio e così ciao al blog, ciao alla lettura, ciao agli allenamenti ben fatti, ciao alle piccole cose che spariscono quando le più importanti si dilatano. Pazienza, è solo questione di tempo.
C'è di bello che, da quella bellissima terra che è il Salento, mi sono portato a casa tanto di buono. Non solo a livello paesaggistico o climatico, soprattutto sfuggendo alle affollate e conosciute mete turistiche, ma più ancora a livello umano e gastronomico, due aspetti che si sono intrecciati con spontaneità e piacevolezza. Ad esempio: appena arrivati dove c'era il nostro bilocale in affitto (una piccola e accogliente abitazione in mezzo a ulivi, muretti a secco e terra rossa), i due padroni di casa ci hanno accolto molto cordialmente e, dopo i vari convenevoli ci dicono: "qui fuori abbiamo tantissimi pomodori, ne sono venuti tantissimi quest'anno, andate pure a prenderli se vi va". 
Non sto a raccontare cosa il sole del sud possa fare ad un pomodoro ciliegino, alla sua dolcezza, alla sua corposità e consistenza. Non sto nemmeno a spendere parole per descrivere cos'è un piatto semplicissimo, fatto con pomodori dell'orto appena colti, basilico fresco appena raccolto, mozzarella fatta qualche ora prima al caseificio del paese e olio extra vergine che ti parla di olive in maniera delicata ma decisa. Un po' di buon pane, o di frise o di taralli, e con poco "semplicità" il palato gode di gioia infinita.
Non voglio nemmeno spendere parole per il pesce fresco, per le pescherie che odorano di mare e non di pesce, per gli occhi vivi e le branche rosa dei pesci sul banco. Prodotti così freschi che necessitano di quasi niente aggiunto, per dirti quanto saranno buoni una volta cucinati; un filo d'olio, pochissimo sale e qualche erba aromatica, il resto è mare.
Ma ancor più di questa ricchezza del palato, sono rimasto colpito da quella umana. Soprattutto da una cosa che qui al nord, ahimè è molto rara. La fiducia. Lo vedevi nei negozi, al mercato, con gli stessi padroni di casa con cui abbiamo instaurato un bellissimo rapporto, con la gente. Si fidano, ti parlano, ti fanno fare le cose senza che le facciano loro al tuo posto, perchè mom hanno paura che li freghi. Quest'ultima cosa è molto tipica dei settentrionali, forse perchè siamo noi per primi a voler fregare e, di conseguenza, pensiamo che anche gli altri lo faranno con noi. Lì non l'ho percepita, anzi, a pelle avevo la sensazione opposta. Aggiungiamo anche i ritmi rallentati, il fatto che comunque è vacanza, la bellezza degli ulivi secolari e del barocco leccese, dei tanti centri storici e borghi protetti come Specchia, dei panorami che ti donavano il mare oltre i muretti a secco dalle colline; dhe dire, bel posto e bella vacanza.

Veniamo al mondo corsa. Come mi piace fare, non ho mancato di gustarmi il posto correndo, a giorni alterni mi sono "sparato" le colline del posto, con 4km di salita che mi portavano a Salve per ridiscendere sul mare a Torre Vado e risalire a casa. Ho perfino fatto dei 400 per il puro piacere di correre nelle fresche serate salentine. Ma non è ancora scattato il meccanismo, sono ancora grippato.
Sarà che dopo il tanto lavoro a casa e il tanto lavoro in ufficio avevo un gran bisogno di relax e riposo; sarà che mai come quest'anno ho desiderato svaccarmi sul lettino in spiaggia, all'ombra, a sonnecchiare o leggere; Sarà che tra stop lavori e vacanze, mi sono "fermato" per quasi 6 settimane; sarà quel che sarà sono piuttosto giù di forma, per usare un eufemismo.
La cosa in sè non è un problema, se non fosse che il 6 novembre mi aspetta una maratona, che al momento non ho la testa adatta a prepararla, che è tornato il caldo afoso che rende difficili gli allenamenti, che sono parecchio indietro rispetto ad uno stato di forma accettabile per iniziare una preparazione di quel tipo. Ci aggiungo anche che il mio bicipite femorale è tornato a farsi vivo, come se tutte le cure che gli ho dedicato in primavera non avessero avuto alcun effetto. E quindi? Boh!!!!!
La prima decisione è quella di non fare la Sgamelà a fine mese, 26km collinari decisi non sono alla mia portata adesso, tenendo anche conto che intorno al 20 farò un'ecografia al tendine e al bicipite femorale per escludere piccole lesioni. Continuo a correre a casa o a Milano, forzando il giusto per non fare innervosire  l'infiammato e cercando di salire di forma. Per ora quindi resta come primo appuntamento la vecchia mezza di Trecate, ora chiamata Night Run dei Tre Comuni, sabato 3 settembre. Sperèm...

lunedì 1 agosto 2011

Si riprende

Eccomi di ritorno dopo una bellissima vacanza nel Salento. Gran terra, belle persone, ottimo cibo, ottimo vino, tante cose da vedere, bel mare da spiaggia o scoglio a piacimento, insomma, una bella vacanza. Ci voleva, i lavori che si sono protratti per quasi 5 settimane avevano lasciato molta stanchezza, sia mentale che fisica.
Qui me la sono goduta, alternando oziosità da spiaggia a visite culturali, compreso un bellissimo festival a Specchia, intitolato "Cinema del Reale". Abbiamo visto il "film" di Lou Reed che intervistava una sua zia 102enne, immigrata clandestina negli Usa quand'era giovane, scappando dalla furia nazista. Abbiamo visto un film/documentario intitolato "Il Sangue Verde", visione che consiglierei a tutti, vivamente. Parla della rivolta dei ragazzi africani a Rosarno di due o tre anni fa, con interviste alternate a immagini d'epoca e dichiarazioni ufficiale di TG e dei nostri lungimiranti politicanti. A tratti commuove, altri fa rabbia, altri rabbrividire, vale la pena insomma, il regista se non erro è Andrea Segre.
Ora è tempo di ricominciare la quotidianità, del lavoro come degli allenamenti, di iniziare la preparazione per New York e di entrarci in sintonia con la testa, perchè ancora quella manca e ne sono un po' preoccupato. Ma c'è tempo. Ora proverò ad iscrivermi alla Sgamelaa della Val Vigezzo di fine agosto, 26km collinari non è che mi diano tutta questa tranquillità, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare no?

E ora un buon inizio slow...