Stagionalità


STAGIONALITÀ DI SETTEMBRE
Verdure: aglio, barbabietola, basilico, bieta da coste e da taglio, bietola, broccolo, carota, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetriolo, cicoria bianca, rossa, verde e bionda, cicoria catalogna, orchidea rossa e puntarelle, cipolla, costa, erba medica, fagiolo borlotto nano e rampicante, fagiolino, finocchio, fungo, grano saraceno, indivia riccia, lattuga romana, rossa e dei ghiacci, maggiorana, mais, melanzana, mentuccia, patata, peperone, pomodoro, porro, radicchio, rapa, riso, rucola, scorzonera, sedano, sedano rapa, seme di girasole, seme di lino, seme di sesamo, soia, spinacio, zucca, zucchina ibrida chiara e scura.
Pesce: acciuga, alice, calamaro, cefalo muggine, dentice, gattuccio, mazzancolla, moscardino, ombrina, orata, pannocchia, pesce spada, ricciola, rombo chiodato, sarago, sardina, seppia, sogliola, spigola, tonno rosso, triglia, vongola verace.
Frutta: anguria, arachide, banana, cachi, cocomero, fico, fico d'india, limone, lampone, mandorla, mela, melagrana, melone, mora, nocciola, pera, pesca, pistacchio, prugna, uva.

lunedì 30 gennaio 2012

Memorie

Ci sono stati due eventi da ricordare in questo mese. Ce ne sono stati molti a dire il vero di massacri, ce ne sono quotidianamente, ce ne sono sempre stati, alcuni hanno impresso la memoria più di altri.
Non voglio fare distinzioni quantitative che sarebbero fuori luogo e fuorvianti, so bene cos'è stata la shoah; mi piacerebbe però che ogni massacro risvegliasse la memoria e le coscienze. C'è ancora Guantanamo che oggi me le ricorda e mi fa vergognare, ci sono tanti campi profughi in Africa e Asia dove c'è chi fa il bello e il cattivo tempo con i malcapitati ospiti.
Probabilmente e per fortuna, nessuno raggiunge i livelli e la metodicità dei campi di sterminio nazisti, almeno non che si sappia, ma nel dopo guerra il buon Mao in Cina massacrò ben più cinesi degli ebrei della seconda guerra mondiale; non so (per mia ignoranza) quante siano le vittime dei gulag sovietici.
L'ignoranza, la paura della diversità e la violenza ad esse collegate, non hanno colore politico o forse hanno tutti i colori politici; se quei milioni e milioni di morti riuscissero a ricordarci qualcosa di più utile delle finte notizie con le quali veniamo quotidianamente bombardati, allora magari la violenza di cui sono state vittime non sarà stata fine a se stessa.

Queste due canzoni voglio essere il mio semplice omaggio

1939 - 1945 - Olocausto (ebrei, omosessuali, rom, sinti, oppositori politici, testimoni di geova)


30 gennaio 1972 - Bloody sunday (Londonderry, Irlanda del Nord)


venerdì 27 gennaio 2012

La top five n°3, all'insegna della freschezza ritrovata

Era solo questione di tempo, non che fosse sconosciuta la cosa, ma correre aspettando che il tuo corpicino si decida a recuperare e metabolizzare e far fruttare tutti gli sforzi fatti beh, è sempre un po' noioso e sconfortante, nonostante siano tanti anni che conosco questa sensazione.
Giovedì mattina però, dopo finalmente una bella dormita, mi sono svegliato riposato nel fisico e rintronato nella testa (come ogni volta che dormo più del solito). Così con bradipesca velocità ho fatto colazione, alcuni giretti, la spesa, trafficato col pc e infine sono arrivate le 11, ora dell'allenamento.
Testa e fisico non erano sincronizzati, la prima intontita e il secondo quasi pimpante. Parto così per il riscaldamento, e subito le sensazioni mi dicono che può essere una buona mattina. Mi aspetta un 4200 collinare allegro e 4 da 500 rec. 1'30.
I primi 2km del 4200 sono quasi tutti in salita e il garmin segna 8'33", col primo km a 4'20" seno che sto crescendo, che spingo. al 3°km con metà salita passo in 12'33", al 4° in 16'18" per finire in 17'09", a 4'04" di media. Bene, ho corso bene, ottime sensazioni. Recupero 3' e poi i 500, che corro sempre in spinta a 1'47" di media. Ooohhhh si che ci voleva! Così correre è un piacere autentico, che ci voleva???

Top Five n° 3

mercoledì 25 gennaio 2012

Gara di Gattico e gambe di mogano


Domenica mattina mi reco al paese vicino, Gattico appunto, per la gara "Gattico corre per beneficenza" organizzata dalla mia società. L'ho fatta due anni fa, con il ricordo della terribile salita finale, considerando che ero pure più in forma mi aspetto parecchia fatica oggi.
Sono tornato tardi dalla serata a teatro e dalla pizza a mezzanotte, poco più di 5 ore di sonno. Le gambe hanno accolto bene i due allenamenti faticosi in settimana ma non hanno ancora recuperato, anche se spero mi sorprendano. Dopo un obbligatorio caffè al bar, in palestra trovo i compagni di squadra, trovo Pimpe, e le due veline all'ingresso che male male alla vista non fanno.
Dopo i vari convenevoli mi scaldo e capisco che sarà dura, incrocio Pimpe in partenza e facciamo gara prudente insieme, almeno all'inizio. Partenza, salita breve e non particolarmente pendente, dopo circa un km abbondante si comincia a scendere verso Oleggio Castello. Non ho mai sensazioni di facilità di corsa, nemmeno in discesa dove cerco di lasciarmi andare il più possibile. Ogni tanto Pimpe mi ragguaglia sui tempi ma cerco, più che altro, di capire come sto per gestire la gara e non affaticarmi inutilmente.
Svoltiamo a destra su uno sterrato, si scende ancora per un km circa, ormai siamo a metà, si svolta sulla strada asfaltata che arriva ad Oleggio, dopo poco si inizia a salire, anche se in maniera subdola e corribile, siamo circa al 7°km e ne mancano ancora 6,5, di salita ormai dato che si deve tornare alla partenza.
Pimpe è bello reattivo, vedo che spinge, che sta sempre avanti, io ho decisamente bisogno di un momento di riflessione, seria riflessione e mollo un po', Pimpe va guadagnando un centinaio di metri in un km, io amministro con fatica. Due curve a sx e si comincia la strada che torna a Gattico. Sembra che le cose vadano meglio, mi sembra di correre decentemente, passo ai 10km in 41'20" che, tutto sommato, mi soddisfa. Non ho la tenuta necessaria per una gara di quasi 14km, sono stanco, non ho recuperato gli allenamenti nelle gambe e la salita inizia a diventare a strapponi. Senza accorgermene mollo, più di testa che di fisico. Cala il ritmo, cala l'intensità, le cosce non hanno più voglia di spingere ma manca ancora un po'. 
Cerco di non pensare alla strada che manca e alla sua pendenza, mi sorpassano un paio di persone e non vedo l'ora di finire. Finalmente arriva la curva a destra, l'ultimo strappo di 100 metri scarsi e poi la pendenza cala negli ultimi 300 metri fino all'arrivo. Ho pensato anche di fermarmi dopo il passaggio ai 10km ma, per qualche strana ragione, non l'ho fatto. Sull'ultimo strappetto sento avvicinarsi un gruppetto di persone, e no. Che mi passi uno va anche bene ma un gruppetto no, e provo a reagire almeno gli ultimi metri fingendo una progressione più intenzionale che reale. Ma di fatto non vengo ripreso e chiudo 61° in 56' e qualcosa... Beh dai, pensavo anche peggio...
Resto in coma e con le gambe a pezzi tutto il giorno, senza mai riuscire a riposare fino a sera, capita anche questo.

Ieri, dopo il lunedì di riposo, mi tocca un lavoretto che mi piace molto, ma che vista la stanchezza i preoccupa: risc + 4km a 4'20" + 10x400 fatti 200 in 45" e 200 in 42", recupero 1'.
La sensazione è quella di correre a vuoto, non sono stanco come domenica ma nemmeno fresco. Spingo senza efficacia, i 4km li corro poco sotto i 4'30" con la sensazione di andare più forte, manca ancora la pista che oggi è particolarmente frequentata. Qualche allungo e via, si comincia. I primi 200 vanno sempre via bene intorno ai 44", è la seconda parte che mi inchioda, con gli ultimi 100m faticosi, troppo per il ritmo che sto tenendo. ma oggi e così e mi contento di come verranno, l'allenamento si porta a casa lo stesso. La media è corretta, 1'27" ogni 400, la gestione è pessima, con poco controllo dei ritmi e della corsa. Ma insomma, va bene anche così. Il dazio che si paga al rientro è proprio questo.

lunedì 23 gennaio 2012

Top five n°2

Niente commento gara, non è giornata oggi, l'umore è quel che è. 
Resoconto nei prossimi giorni, mi affido alla musica as usual.

Top Five n°2


Se volete ascoltare, al solito, basta cliccare sui titoli.

Buone cose...

Led Zeppelin

The Cure

Annie Lennox

Bauhaus

Depeche Mode

venerdì 20 gennaio 2012

Regolata

Io l'ultima gara in calzamaglia...
Stamattina mi presento al solito ambulatorio di medicina sportiva per l'idoneità. Sono veloci, puntigliosi e affidabili, ci vado ormai da anni. Passa lesame della vista, la maledetta spirometria, tutti gli annessi e connessi, saglo sulla bilancia... 75 chili!??!?!??!?! Ma porc... ma perchè? Ma manco un etto sono sceso? Ma vaff...
Evabbè, forse ci posso mettere anche più impegno con sta regolamentazione delle cibarie, potrei essere anche meno lassista, uff...cheppalle. Ma c'è. 
Oh, intendiamoci, non sono un fissato, me piace magnà bene e beve altrettanto, ma con la corsa lo zaino non va d'accordo. Non sto male, non ho problemi di salute, fossi sedentario andrei benissimo così, ma correndo no, è l'abitudine di correre con 70kg di peso che mi fa sentire l'ingombro. Insomma, ci si deve lavorare.

Sul fronte corsa però i miglioramenti iniziano a fare capolino, soprattutto sul fronte recupero dell'allenamento". E' un po' più veloce, tant'è che i 10km tranquilli di scarico sono finalmente tornati ad esserlo. Anche ieri il lavoro frazionato corso dopo i mille di martedì e i 10km di mercoledì è andato bene. Domenica ci sarà la gara a Gattico (No), vicinissimo casa. Ci sarà anche il Pimpe dicono i gossip, se la compagnia aumenta ci vediamo là, nel gelo mattutino!

Ecco la mia settimana:
Sabato: cross a Cameri, 6,6km in 27'38"
Domenica: 10km collinari a 4'46" di media
Martedi: 1km risc + 4km a 4'20" + 5x1000 a 3'46" di media rec. 2'
Mercoledì: 10km a 4'36" di media
Giovedì: 2km risc + 2km a 4'20" + 3km a 4'05" + 1km a 4'35" + 2km a 3'55" + 1km a 4'19"
Venerdì: 8km tranquilli, non ho fatto partire il crono... a sensazione 4'45" di media
Domenica: Gara a Gattico, vedarèm!

martedì 17 gennaio 2012

Cross di Cameri e buon allenamento

Partenza
Il rientro alle gare continua, imperterrito, inseguito da uno stato di forma che migliora anche se molto meno velocemente di quel che mi piacerebbe. Poco ci posso fare al momento, è così, devo solo aspettare e allenarmi.
Sabato si è corso il cross Memorial Peci a Cameri (No), l'anno scorso avevo fatti una buona gara e il percorso mi era particolarmente piaciuto per cui, rieccomi! Il Pimpe mi manda un sms dicendomi che c'è anche lui, ottimo penso, si può far gara insieme. Poi là trovo i compagni di squadra Claudia Gelsomino (2ª), Matteo Raimondi (5°), Alessandro Sacco (25°) e Marco Bertona che fa lo spettatore, c'è anche qualche compaesano a fare da spettatore e via, dopo due chiacchiere e un'improvvisa arie gelida che porta nebbia, alle 15,40 si parte.
Io e il Pimpe
Non ho gran ritmo e parto appena accorto, trovandomi un po' chiuso in alcuni passaggi, dopo circa 800m scorgo davanti a me il Pimpe, partito poco più allegro ma contenuto anche lui. Dopo poco meno di un km si entra nel bosco, in un sentiero di 700m circa che tra curve, controcurve e saliscendi mi piace tantissimo, passo il Pimpe che oggi se ne sta tranquillo, fuori dal bosco, rettilineo salita e via, dopo 2,2km si inizia il secondo giro.
Ho le braccia congelate, la nebbia inizia a scendere seriamente, fa freddo. Corro bene però, anche se un pochino in affanno, i piedi spingono, ho sensazioni migliori che a Bedisco il 26 scorso, e tengo bene o male fino alla fine, recuperando posizioni fino al 60° posto su 273.
Salitella nel bosco
Sono contento, la crescita c'è anche se lenta, le sensazioni migliorano così come migliore il recupero, dopo 10km collinari a 4'46" domenica mattina e il riposo di ieri, oggi ho corso 4kma  4'20" e 5x1000 a 3'45" di media, un po' stupito e poco padrone del ritmo, ma va bene. Devo però togliermi ancora il peso accumulato durante lo stop, che mannaggia a lui (e a me) è ancora dove stava prima, bello come il sole. Dovrei anche tornare in palestra ma ora non ce n'è, non ne ho il tempo. Le prossime tre settimane saranno di fuoco a lavoro e riuscirò giusto ad allenarmi in pausa pranzo (e meno male visti i -8° di stamattina a casa mia...).
Io e la terza donna

Nel frattempo è "finalmente" arrivato il freddo, dopo qualche settimana a 12°-13° a pranzo in dicembre (manco abitassi al mare), siamo piombati in 24 ore alle medie stagionali, cioè quasi sempre a 0°. A volte non si capisce niente, corri il giorno prima vestito come in primavera, e il giorno dopo col pile, calzamaglia lunga e crema riscaldante. Ma in fondo, dopo 6 mesi di stop, ma chi se ne frega...

Arriva la nebbia!

giovedì 12 gennaio 2012

Massaggio di scarico

Non essendo un fisioterapista mi guardo bene dal farlo o dal volerlo fare. Di cialtroni ce ne sono già abbastanza in giro, a partire da Montecitorio. Però in tanti anni di corsa un po' di cose le ho imparate, capite, assimilate, anche a forza di scontrarmici. Che poi non è altro che il metodo principe con cui i runner imparano le cose no?
Il massaggio di scarico è da qualche annetto un mio fedele compagno di corsa. Di sicuro tanti già ne usufruiscono, con cadenza regolare, recandosi dal fisioterapista di fiducia, tanti altri invece nemmeno sanno cosa sia, ma è normale, soprattutto se ci si è appena avvicinati al mondo della corsa.
All'inizio il fisioterapista non sapevo cosa fosse, poi iniziando con qualche infortunio ho imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo, soprattutto perchè ho avuto la fortuna di capitare dal buon Irvando, allora giovane e promettente fisioterapista di Gennaro Di Napoli e tutta la Snam Atletica, nonchè di Merisi, il nuotatore olimpico. Il più delle volte le infiammazioni e le contratture si risolvevano con una breve e dolorosa terapia manuale, e del trattamento a casa. Ma anche qui il massaggio di scarico non lo conoscevo.
Poi tra varie peripezie, alti e bassi, distacchi e ricongiungimenti sono arrivato alla maratona, la seconda, e ho provato a farmi scaricare le gambe. Figata!! Sono diventate leggerissime il giorno della gara, reattive, agili, una sensazione bellissima. Dopo qualche anno di pausa podistica e un tratto di vita personale non certo rimarchevole, eccomi a testa bassa di nuovo nell'atletica.
Il massaggio di scarico è così diventato una piacevole abitudine pre gara, ma ultimamente anche senza che ci siano gare, ogni tanto vado a farmi togliere le contratture e le fatiche accumulate in settimane di allenamenti.
Perchè? Perchè è piacevole? Insomma, si e no. La piacevolezza inizia 3 giorni dopo il massaggio, se il massaggio è profondo e si hanno contratture è doloroso, a volte anche tanto, la piacevolezza insomma è relativa. 
E quindi, a che serve? Prima di tutto serve a prevenire gli infortuni, ovviamente nessuno ne è esente, le cause di infortunio sono tante, ma lo scarico permette ai muscoli una maggiore elasticità. L'affaticamento e il gesto della corsa fanno lavorare i muscoli in accorciamento; quando un muscolo resta più contratto della norma a causa di fatica, indurimenti o contratture, si iper estende il legamento ad esso collegato, rischiando di infiammarlo (se c'è un fisio che legge mi aiuti se ho scritto una vaccata). La rigidità muscolare inoltre, soprattutto se più da un lato che dall'altro, sbilancia i movimenti, magari impercettibilmente, ma in maniera sufficiente a creare altri infortuni.
Prima delle gare poi, senza infortuni incombenti, toglie in profondità la fatica che si è accumulata nelle settimane precedenti, magari con allenamenti particolarmente intensi e muscolari. Data la profondità del massaggio però, si consiglia di farlo non oltre il mercoledì se la gara è domenica, pena una sensazione di gambe imballate e pesanti. Infatti i muscoli ci mettono 2-3 giorni a metabolizzare il massaggio, dando poi quella sensazione di leggerezza e freschezza.
Ho provato, senza grande soddisfazione devo dire, anche il massaggio di scarico con la tecar. Mah, non è la stessa cosa, o comunque non ne ho avuto gli stessi benefici, ma so di persone che possono dire l'esatto opposto.
Non mancano, ovviamente, anche alcuni aspetti negativi. Trovare un fisioterapista di fiducia ad esempio e, soprattutto, il costo. Mediamente un massaggio di un'ora va dai 30 ai 40 euro (più o meno), e dato che ognuno fa i conti a casa sua, questa diventa pur sempre una voce di spesa. Tutti sappiamo del resto che la corsa è uno sport economico finchè si corre poco e non si fanno gare, se si esce da lì costa eccome.
Si può anche pensare che, se ci si fa male di frequente, le visite private e i cicli di cure costano ben di più del massaggio una volta al mese, e quindi cercare di prevenire con lo scarico costerebbe meno. Però, sono tutte teorie, ognuno gestisce il proprio portafoglio come meglio crede.
Penso solo che, più per passione che per soldi, rinunciare a correre mi pesa sempre tanto, quindi personalmente preferisco un massaggio ogni tanto, piacevole e preventivo, che un infortunio. Mi dicono che mi tratto bene, e in parte è vero; mi possono anche dire che sono stato fermo 6 mesi per infortunio, ed è vero anche quello, ma non c'entra col massaggio e come ho scritto sopra, scarico non equivale a zero infortuni ma certo a diminuirli.
Io, personalmente, continuo a farli.

lunedì 9 gennaio 2012

Empezar

Proprio così, cominciare, e con il piede giusto. Il primo mese del 2012 inizia con due gare: sabato 14 a Cameri (No) con un cross, domenica 22 gennaio a Gattico, vicinissimo casa, per la classica "Gattico corre per beneficenza" di 14km, organizzata dalla mia società. Non saranno due gare top, mi servono per salire di forma, confrontarmi e riprendere alcune sensazioni sopite. 
Ma è la routine che conta, quel gesto, quel click per cercare i siti e iscriversi alle gare, il pettorale, vedere chi c'è, l'atmosfera mattutina, la cura dei pasti o della colazione, tutte quelle cose che mi sono mancate molto e che ora riprendo con piacere, molto piacere.
Mi sono appena iscritto anche alla Parabiago Run, una 10k competitiva su strada, 2 giri piatti da 5km e prima 10k su strada della stagione. Spero di trovare altri blogger che ho sentito, almeno nelle intenzioni, voler partecipare.
Mi chiedo perchè le 10k su strada in Italia siano così poche, rispetto a mezze e maratone sono veramente esigue ed è un peccato. Sono parte della nostra storia atletica e sono sempre ben frequentate (quelle poche), all'estero i calendari sono molto più ricchi. Non capisco perchè si fatichi così tanto a proporle.

Avendo iniziato a caricare un po' di più negli allenamenti, inserendo salite varie, collinare e ritmi, le mie gambe paiono due tronchetti della felicità. E' un passaggio obbligato ne sono consapevole, così come obbligato è il massaggio di scarico per togliere del pericoloso affaticamento dai muscoli, che troppo rigidi possono incorrere più facilmente in infiammazioni e contratture. Fatico ancora a metabolizzare i lavori, i tempi sono ancora allungati ma va bene.
Nonostante un fastidioso raffreddore sabato ho corso un 10km collinare progressivo in 41'38" e va benissimo. Domenica però le salite nella corsa lenta (a casa mia sono inevitabili) le ho fatte carponi, tra un fanculo e l'altro... Domani ho degli 800 su sterrato e leggera pendenza in montagnetta, mercoledì massaggio, sabato spero in una gara decente, i chiodi sono pronti...

venerdì 6 gennaio 2012

Top Five n°1

Ma si, perchè no? 
Copiando spudoratamente il libro e il film di Alta Fedeltà, con cui per altro mi trovo alquanto affine, inizio a pubblicare con cadenze varie le mie top five. A volte avranno un tema, un filo conduttore, altre no, seguiranno semplicemente l'umore, il clima, il meteo e quel che la radio o i cd mi faranno pervenire sorprendendo i miei sensi.






Ecco la prima (per ascoltare la canzone basta cliccarci sopra)


Ivano Fossati

Fabrizio De Andrè

Arctic Monkeys

The Clash

Dum Dum Girls

Sul fronte corsa va bene, abbastanza, a parte un fastidioso e debilitante raffreddore che, 'tacci sua, non vuole nè passare nè esplodere restando lì, latente, a scassarmi i marones, con quella sensazione perenne di gambe molli, mal di testa e ossa rotte. E pazienza, mali di stagione. Speriamo per sabato prossimo di essere conciato meglio, visto il cross a Cameri

martedì 3 gennaio 2012

Finalmente pettorale

Era da giugno che non indossavo più un pettorale, mancava, eccome se mancava, anche se la distanza dalle gare alla lunga smorza gli entusiasmi. Ma avevo una gran voglia di gareggiare, indipendentemente dal crono, dalla classifica, dalle potenzialità. Volevo esserci, punto. E così nel pomeriggio del giorno di Santo Stefano mi reco a Bedisco di Oleggio, in compagnia di Simo e Chiara, per il classico cross, seconda tappa del Poker del Cross Novarese.
A differenza degli altri anni non c'è fango, anzi, c'è polvere, non sono in forma, sono pieno di dubbi su come sarà la mia gara, su come affrontarla. Poi dopo un caffè, la vestizione e un tranquillo riscaldamento con Simo decido per una tattica da gran campione: parto tranquillo e poi si vede... Del resto le mie scelte sono alquanto limitate, sono si e no 5 settimane che ho ripreso a correre.
Attacco il pettorale, metto le chiodate, qualche allungo e alle 15,30 si parte. Simo e Claudia Gelsomino si giocheranno i primi posti della gara femminile, Chiara si dedica alle foto (bellissime come potete vedere), io mi dedico a capire come sto, a che punto sono e a divertirmi più che posso.
L'assenza di fango toglie un po' di fascino ma facilità di molto la gara, soprattutto nella seconda parte del giro, che tra curve e contro curve, una rampa per uscire dal boschetto e un campo parecchio dissestato è già difficile di suo. Dopo circa 500m il primo lo vedo già avanti di 200m buoni, io passo al primo km in 4' netti, spingo senza strafare, il secondo km passa in 4'30" pur mantenendo la stessa intensità, i motivi li ho scritti prima. Mi sento chiamare, alzo gli occhi e mi trovo a fare il tifo Teo, con la moglie Alessia e la piccola e bellissima Emilia. Inizio il secondo giro e sto bene, mi sono scaldato, corro bene, i piedi li sento pronti e reattivi, le gambe un po' meno. Sorpasso un po' di gente pur mantenendo un ritmo simile al primo giro, ma a differenza di quest'ultimo sento di correre più sciolto e reattivo. 
La sensazione dura fino a poco prima della fine del giro, quando mi sento le gambe dure e un'inevitabile stanchezza salire. Anche Teo, vedendomi passare, confermerà che non ero un bello spettacolo. Manca l'ultimo giro, dopo qualche centinaio di metri inizio a riprendermi, i piedi sono sempre reattivi e presenti, le cosce non spingono più. Tengo, cerco di reagire e dare quel che rimane, fatico come un asino per superare una ragazza bionda che ho sempre avuto una decina di metri avanti, ci riesco solo negli ultimi 300m, chiudo 77° su 287 arrivati. Pensavo anche peggio dai...
Saluto Teo e la sua famigliola, con la piccola Emilia che mi guarda un po' stupita, del resto in famiglia non ha mai visto nessuno correre.. ;D, mi cambio e defatico con la Simo, ottima seconda all'arrivo ma in testa fino all'inizio del terzo giro. Sono contento perchè finalmente sono rientrato a gareggiare, ho perso velocità ovviamente ma anche forza, e non mi era parso ancora così palese come in questa gara. Non resta che allenarsi.
Dal 2 gennaio sono tornato a correre 5 volte la settimana, lo farò per un paio di mesi per poi assestarmi a 6. Fatico ancora a recuperare ma va certamente meglio, stamattina alle 8,30, oltre a rischiare un clamoroso volo per del ghiaccio su una curva (mi sembravo una ballerina della scala mentre faceva la spaccata), ho corso abbastanza bene 4km collinari a 4'08", faticando un po' di più nei successivi 6 da 500 in 1'50"/52". Pazienza e lavoro, per questa primavera dovrei essere di nuovo pronto, anche se ai CDS di cross di febbraio mi piacerebbe correre decentemente. Vedarèm...