Ieri mattina mi sono goffamente addormentato col dito sul pulsante "off" della sveglia, non me ne sono neanche accorto svegliandomi un'ora dopo di soprassalto. "No! Cazz!! E' tardi!! Dovevo andare a correre porc...". E così, in questa idilliaca situazione mi sollevo, anzi no, mi trascino completamente intontito fuori dal materasso, mi lavo la faccia, un bicchier d'acqua ed esco a correre.
Non erano ancora scoccati i 15' che già mestamente rientravo, un po' smoccolando e un po' sconsolato a casa, totale distanza 2,5km, non tutti percorsi correndo. Un disastro. Dovevo fare un decina di km a ritmo, al 500 con una fatica boia ero quasi 30" più lento, mavaccag... mi sono fermato, camminando fino a casa. Colazione, doccia e ho finito di montare i mobili.
Stamattina meditavo propositi di vendetta, decidendo per un 8/10 da 500 in luogo dei 10km a ritmo, più facili per la testa, e poi necessitavo uno scossone a ritmo più vibrante. Il meteo mi assiste, c'è un'umidità incredibile ma è nuvoloso e non fa particolarmente caldo, opto così per correre a pranzo. Sono decisamente più sveglio e convinto, piazzando 8 da 500 leggermente collinari a 1'45" di media, rec. 1'15". Ci voleva, per la mia testa, ma anche per dare una sferzata a sto ammasso di ossa, muscoli e tendini che in questi giorni è alquanto volubile.
Ieri però ci sono stati anche aspetti positivi, extra corsa. Nella ristrutturazione ho ritrovato lo spazio per il mio stereo, soprattutto il piatto, così posso finalmente tornare ad ascoltare i miei amati, adorati vinili, mi mancavano troppo. Il mio piatto della Thorens l'ho portato a revisionare oggi, sarà lì in mezzo ai suoi compagni di sempre, di un tempo: le casse Epicure, l'amplificatore e il lettore cd Denon, le cuffie senza fili Sennheiser. Il mio regno.
Manca ancora una cosa in quel luogo mistico e spirituale, il riordino dei cd e dei vinili. Non li posso mettere a caso, non li voglio mettere a caso, sono troppi. Ma è soprattutto emotiva la ragione, citando liberamente "Alta Fedeltà" di Nick Hornby (nella foto): oggi riordino la mia collezione di dischi, quando succede è sempre un evento importante, un viaggiare nei ricordi. Quasi duemila cd e un migliaio di vinili richiedono attenzione, trasporto, dedizione. Non so ancora come li ordinerò, alfabeticamente, per genere, autobiograficamente, non lo so; quel che è certo è che sarò io l'unico a sapere come sono sistemati. E tu, se vorrai trovare qualcosa, dovrai chiedere a me, perchè non sai dove mettere le mani, vero? Già, e per qualche motivo, per qualche strana ragione lo trovo davvero confortante.
E ora mi immagino sulla chaise longue, con le cuffie e gli occhi chiusi, lasciando che le note di apertura di Ray Manzarek e la suadente voce di Jim Morrison mi portino con loro, senza meta, tanto siamo tutti guerrieri nella tempesta.