Prima del racconto voglio complimentarmi con tutti i miei amici che l'hanno fatta la Cortina-Dobbiaco ma, soprattutto con le mie due compagne d'allenamento Paola e Simona. Perchè? Le due milanesi poco avvezze alle montagne si sono piazzate rispettivamente 2ª e 4ª assolute, chiudendo i 30km in 1h59' e 2h02', non male vero?
Veniamo a me, molto meno felicemente. Diciamo che stavo bene, ottime gambe, ho dormito bene sabato, mangiato come si deve, fatto un bel 10k sabato scorso insomma, i segnali di una buona gara c'erano tutti e l'idea, corretta e sincera, era di fare la gara con le mie due socie di fatica e provare a scendere sotto le 2 ore. Provando almeno ad abbassare il 2h05' dello scorso anno. Alle 7 pioveva, solita colazione pre gara con tè e fette con la marmellata, spostamento a Cortina e alle 8,15 ho preso il gel Pre Sport della Enervit. Al solito. Non serve niente altro. Ci sono 10° e pare che la pioggia voglia smettere alle 9,30, ora del via ma già al primo km ricomincia a piovere e lo farà fino al 28°...
Partenza abbastanza forte per essere in salita, anche per non imbottigliarsi all'inizio del sentiero. 4'05" il primo mille e la salita si fa sentire, secondo poco più lento e già annaspo e decido poco dopo di lasciare le due al loro destino rallentando di poco, l'intenzione è di salire a 4'20" circa per recuperare poi in discesa. Lo stomaco non va', c'è qualcosa che devo digerire e va su e giù, la sensazione è di avere sempre il respiro corto perchè la bocca dello stomaco preme. Tengo, il ritmo è poco più lento ma vorrei (dovrei) fare meno fatica. Va avanti così per tutta la salita, passo al 10° in 44'20" (4'26") e potrebbe ancora andare bene, ma non c'è verso di digerire e non corro sciolto. Al 13° e mezzo la salita finisce e spero di recuperare un po', non tanto il tempo quanto le sensazioni e il morale, dato che mi hanno passato un paio che avrebbero dovuto essere dietro.
Si scende, le gambe girano ma non spingono, è come se andassi d'inerzia. La sensazione è di andare bene ma il crono del mille in discesa dice 3'53" che è lento. Finalmente digerisco al 15°km ma inizio ad avere dolori di pancia, un km dopo il bosco mi accoglie. Quando rientro la fiacca è peggiorata ma provo a rimediare anche se inutilmente. Al 19° ancora la pancia e ancora deviazione nel bosco. Quando rientro sono fiacchissimo e le gambe sono molli, mancano 11km. Vorrei fermarmi ma piove forte e fa freddo, rischierei inutilmente una bronchite e decido di proseguire, con comodo. I km non passano mai, ai ristori mi fermo con calma a bere tè caldo fino a che finalmente arriva il cartello dei 28km e smette di piovere. Corricchio fino all'arrivo dove chiudo in 2h14' abbastanza deluso, fiacco e un po' incredulo.
Non so bene cosa sia successo, l'anno scorso faceva più freddo (4°) ma non ho avuto problemi intestinali, qualcuno allo stomaco ma avevo sbagliato colazione. Quest'anno no, ho fatto tutto a dovere ma credo, anzitutto, che la combinazione colazione + gel pre sport sia troppo lunga da digerire per me. Credo almeno. Per l'intestino chi lo sa, forse bagnati com'eravamo i vestiti risultavano ancora più freddi al contatto col corpo, ma sono supposizioni.
Insomma un disastro, 15' peggio di quel che volevo e 10' quasi peggio dello scorso anno. Ma per certi versi non la vedo totalmente negativa. Deluso per le aspettative che non erano esagerate ma giuste; deluso perchè mi sentivo bene e tutto sembrava a posto; deluso perchè mi piacerebbe gareggiare con le due squinternate con cui mi alleno, giocandosela come si fa tra amici pur rientrando in classifiche e premi diversi. Ma anche consapevole del fatto che lo sport è così, prendere o lasciare. Consapevole che le gare storte le hanno tutti, dai big all'ultimo dei tapascioni, basta un imprevisto e ciao, la gara è andata, e da amatore non è il caso di farne un dramma; consapevole che mi sono sempre allenato bene e che quello che ho guadagnato in forma servirà più avanti; consapevole che, non essendo infortunato, ho comunque concluso la gara, prima di tutto per rispetto verso me stesso.
E poi dalle batoste si impara sempre qualcosa, si esce più forti. E così sarà. Certo, se già avevo deciso di mollare le gare lunghe fino all'anno prossimo, l'esito di questa non fa che darmi ragione.
PS Insomma, il servizio sulle Dolomiti è quello che è, l'unica carta igienica che ho trovato nel bosco è quella in foto