Stagionalità


STAGIONALITÀ DI SETTEMBRE
Verdure: aglio, barbabietola, basilico, bieta da coste e da taglio, bietola, broccolo, carota, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetriolo, cicoria bianca, rossa, verde e bionda, cicoria catalogna, orchidea rossa e puntarelle, cipolla, costa, erba medica, fagiolo borlotto nano e rampicante, fagiolino, finocchio, fungo, grano saraceno, indivia riccia, lattuga romana, rossa e dei ghiacci, maggiorana, mais, melanzana, mentuccia, patata, peperone, pomodoro, porro, radicchio, rapa, riso, rucola, scorzonera, sedano, sedano rapa, seme di girasole, seme di lino, seme di sesamo, soia, spinacio, zucca, zucchina ibrida chiara e scura.
Pesce: acciuga, alice, calamaro, cefalo muggine, dentice, gattuccio, mazzancolla, moscardino, ombrina, orata, pannocchia, pesce spada, ricciola, rombo chiodato, sarago, sardina, seppia, sogliola, spigola, tonno rosso, triglia, vongola verace.
Frutta: anguria, arachide, banana, cachi, cocomero, fico, fico d'india, limone, lampone, mandorla, mela, melagrana, melone, mora, nocciola, pera, pesca, pistacchio, prugna, uva.

giovedì 31 marzo 2011

Un buon weekend

Quanti cambiamenti! L'ora legale, le temperature più alte finalmente, le giornate più lunghe, le gare che non faccio più, il mio mutevole infortunio... Finalmente trovo anche il tempo di rispondere ai commenti e di scrivere sul blog. Mi impongo, fermamente, mi sopprimo l'idea di esprimere (per ora) una qualsiasi opinione sul momento politico, dico solo che se al Parlamento mettessimo l'asilo mariuccia ci sarebbe meno da vergognarsi. Basta, meglio che mi fermi.
Sul fronte corsa invece, nonostante un po' di stasi dovuta alla sola corsa lenta, sono andato dal fisioterapista per la tecar. Il mio caro bicipite femorale non ha infortuni, il muscolo è in buona salute pare; il legamento sulla sua sommità invece, che si inserisce nel bacino è infiammato e un pochino inspessito. E lui che causa dolore al tatto, ma non correndo se non aumento i ritmi, fastidio e frustrazione. Ora che giungevano cruciali le settimane di allenamento, sia in cerca del PB stoico sulla mezza che per la mezza degli Europei, ecco che mi blocco, così salto Vigevano, corro (forse) lentamente a Borgomanero e agli Europei ci arriverò come ci arriverò. Ma va che il fato si fa delle gran beffe di noi a volte...
Comunque, preventivo di 5 tecar, già dalla terza i miglioramenti dovrebbero essere sensibili, completi al termine del ciclo. Di buono c'è che posso fare corsa lenta: non peggiora la situazione, mi permette di tenere accettabile il livello di forma e lascia l'umore non pessimo, come ogni infortunio richiederebbe.
Nel weekend andrò a Ferrara, relax, corsa, sole, turismo, cibo... diciamo che a volte gli stop hanno anche i loro aspetti positivi dai.

lunedì 28 marzo 2011

Picchietto le dita...

...aspettando che passino veloci questi giorni, che arrivi in fretta la Tecar, che si riassorba in fretta l'infortunio, che torni in fretta a correre bene come un mesetto fa, per preparare decentemente gli Europei. In fretta insomma, con la tipica e fremente impazienza, che ci avvolge come un velo quando siamo infortunati. Predichiamo bene e razzoliamo male. E va beh, non è che sono proprio fermo, faccio un po' di corsa lenta, aumento i km giorno per giorno, i ritmi no, rischioso (e stupido aggiungerei).
5km sabato, 6km domenica, 7km oggi. Mah, il bicipite è un pochino rigido, quando si scalda va' meglio, a volte me lo dimentico, a volte si fa sentire appena. Ma non è a posto e, logicamente, non corro tranquillo nè bene, la testa è lì, appena sotto il gluteo (che bella posizione...) a percepire ogni minimo dolore, ogni minima variazione. Che palle...

E allora viste le pessime notizie istituzionali, visto l'utilizzo della claque in tv per dire che L'Aquila è quasi come nuova (per 300 euro poi, ma cazzo, c'è gente ancora senza casa, ma un minimo di rispetto...), visto che non basterebbero 50 vaffa quotidiani per dirlo a tutte le persone cui desidererei augurarlo beh, restano i libri e resta la musica e dei buoni film. E visto che musica dev'essere ora, vediamo chi sta fermo, io non ci riesco. Alzare il volume please...

mercoledì 23 marzo 2011

Malasuerte...

Orbene, quel malandrino del mio bicipite femorale se ne sta lì, bello bello e comanda lui. Dopo aver provato a correre ieri e, bottana sua sorella, aver compreso che ancora a posto non è, mi affido domani mattina alla fisioterapista sperando in qualche risposta precisa.
Già perchè il problema non è chiarissimo: il dolore, anzi, il fastidio dato dalle contrazioni improvvise simili all'inizio di un crampo, dal fatto che queste si spostino da sinistra a destra come se qualcuno mi scorresse premendo, un pollice sul muscolo appena sotto il gluteo, non si riesce a riprodurle in ambulatorio. Da fermo mi da pochi problemi, eccetto qualche movimento, quando corro invece si trasforma. Vigliacco!!! Vabeh, non resta che attendere e pazientare, doti di cui sono sprovvisto dalla nascita, ma tutto si impara. 
Nel frattempo mi godo le gioie di questo Governo. Mi mancava un ministro nominato quando si è già a conoscenza del fatto che sia indagato, per associazione mafiosa pure! Magari è innocente, per carità, ma aspettare per esserne certi no? Dico, certi di nominare un Ministro che non è indagato, non ancora almeno... certo che non ci facciamo mancare proprio niente.

giovedì 17 marzo 2011

Auguri Italia, nonostante tutto, anche il mio bicipite

In questi ultimi giorni ho letto e visto tante idiozie, tante facili prese di posizione, tanti sfruttamenti del momento, l'ignoranza becera e bellicosa della lega (non riesco a scriverlo maiuscolo), che riempie le poltrone di Roma per scaldarsi il deretano e intascarsi un po' di soldi, fomentando atteggiamenti miopi, per non dire ciechi. Gli ultimi oggi, con Cota assente alle celebrazioni e Torino e l'eurodeputato Borghezio, che fa dichiarazioni che farebbero cadere i testicoli alle caviglie anche a una donna. Non che mi stupisca, è sempre stato lontano anni luce dal senno, ma l'opportunismo, l'onnipresenza e l'attaccamento alle sedie di queste persone, indipendentemente da chi li ha eletti, mi fa andare il sangue alla testa. E' una novità del resto? No, non lo è purtroppo. E non è solo una prerogativa leghista purtroppo.

Ma proprio per questo e nonostante questo Auguri Italia, che hai persone che non sono questo, da sud a nord, da Palermo a Roma a Bolzano, alti, bassi, bruni, biondi, che sono quello che vorrebbero essere, e che si comportano come vorrebbero che fosse. Anche se magari troppo pochi, troppo sognatori o forse troppo illusi. Per queste persone, che ho anche conosciuto, Auguri. E non avendo trovato bandiere, ci siamo organizzati alla meglio, sul balcone (in foto). Se la volontà c'è, nonostante i nostri politici, qualcosa di meglio si può fare.

Sul lato corsa invece due novità: è arrivato il completino dell'Italia che userò agli Europei Master, che figata, che effetto che fa addosso quella canotta, quel colore azzurro. Ma senza facili patriottismi legati a questa giornata. Fa effetto vedere tante volte l'azzurro sportivo in tv, e poi indossarlo, anche se da Master.
L'altra novità è un'elongazione al bicipite femorale che mi terrà fermo una settimana. Il fastidio che sentivo a volte, da fermo e ogni tanto correndo, si è rivelato in questo infortunio. Per evitare cose peggiori meglio lo stop, su consiglio della fisioteraposta. Salta la mezza di Vigevano, palestra e nuoto saranno il rifugio, ci vuole pazienza...


martedì 15 marzo 2011

Sono d'accordo, anche se...

Sono d'accordo con Bon Jovi in questo articolo (il link lo trovate in fondo), si è persa una magia che io stesso ho provato, si è perso il tatto, si è perso l'odore, si è persa la sorpresa, almeno per me. Io che adoravo girare nei negozi di dischi, facendo scorrere con l'indice e il medio tutti i vinili presenti negli scaffali, guardando le copertine, annusando l'odore che ne proveniva, immaginando come fosse, quali canzoni avessero inventato i miei artisti preferiti. E non lo potevo sapere se non comprandolo, e ascoltandolo a casa, meglio se con le cuffie, isolandomi dal mondo esterno. Magia appunto.

Non sono d'accordo che il business musicale sia stato rovinato solo da quello, dall'ipod, è stata anche l'ingordigia, al solito. I prezzi di cd e vinili ad un certo punto avevano rasentato la follia, 20-21 euro per lavori mediocri hanno spinto tanti verso i files, verso l'mp3 anche se di qualità pessima, se fa schifo lo cancelli e non hai speso (quasi) niente. Ma se vale, se il cd merita, io sono uno di quelli che se lo va a comprare, e lo mette nello scaffale insieme ai tantissimi altri che ho. Parlano di me, a volte persino parlano con me. Forse per quello ho adorato il film Alta Fedeltà, perchè in quel personaggio mi ci sono ritrovato molto più di quanti immaginassi.

Eh si, caro Steve Jobs, tanta modernità e design, questo non lo posso negare, ma trasporto, calore e magia sono un'altra cosa, sono un gradino più su.

E mi perdoni Nick Hornby (per favore...) se ne cito un piccolo pezzetto, sono legatissimo a queste righe tratte dal suo libro "Alta Fedeltà", semplicemente perchè tante volte, per me, è stato così: 

[…] Martedì sera riordino la mia collezione di dischi; mi capita spesso di farlo nei momenti di stress emotivo. Certi lo considererebbero un modo stupidissimo di passare una serata, ma io non sono fra quelli. Questa è la mia vita, ed è bello sguazzarci in mezzo, immergerci dentro le braccia, toccarla.
Quando c’era Laura avevo i dischi sistemati in ordine alfabetico; prima, li avevo in ordine cronologico, a cominciare da Robert Johnson, e finendo con, non so, gli Wham!, o qualche musicista africano, o qualsiasi altra cosa stessi ascoltando quando conobbi Laura. Stasera, però, voglio cambiare ancora, così provo a ricordare l’ordine in cui li ho comprati: è un po’ come se scrivessi la mia biografia, e senza dover mettere mano alla penna. Tolgo i dischi dagli scaffali. Li metto in pila per tutto il pavimento del soggiorno, cerco Revolver, e vado avanti da lì, e quando ho finito mi sento tutto infervorato e pieno di me, perché questo, dopo tutto, è ciò che io sono. [...]
Ma quello che mi piace veramente è il senso di sicurezza che mi viene dal mio nuovo sistema di archiviazione; mi sono fatto più complicato di quel che sono in realtà. Siccome possiedo un paio di migliaia di dischi, devi essere me per sapere come ripescarli. [...] Beh, sono storie che non conosci, per cui non sai dove mettere le mani, vero? Dovrai chiedermi di trovarteli io, e per qualche ragione lo trovo enormemente confortante. […]

lunedì 14 marzo 2011

Once were warriors...

Da quanto non vedo una gara così in pista? Da tanto, troppo forse. Che battaglia, che voglia di "darsele" e vedere chi è il più forte, senza risparmiarsi. Un po' alla Prefontaine. Ma non dispero affatto di vederne ancora, con qualche italiano protagonista magari. Chi può dirlo...

venerdì 11 marzo 2011

Un weekend dedicato a... ronfff zzzzz ronff zzzzz

Eh si, non sono più l'atleta di una volta, impavido, combattente, sferzante nei confronti del clima, mi sono imborghesito. Avevo già deciso di non partecipare al Trofeo Sempione questa domenica, è una 10k che non mi ho mai particolarmente gradito e sarebbe la quarta gara in quattro domeniche filate.... no no no no.
Così ho optato per una garetta del circuito Gamba d'Oro vicino casa a Fontaneto, sempre 10km circa, collinari ma non a 70km di distanza e con una sveglia meno aggressiva. Però, però, guardo il meteo, e ogni giorno che passa peggiora, con pioggia sempre più intensa e temperature sempre più basse, che faccio? Deciso, corro quando c'ho voglia!!
In pratica mi sveglio con calma, anche se non sarà chissà quanto tardi, e verso l'ora di pranzo mi faro il mio 2x5000 collinare a 3'45", senza bruschi risvegli, traumatici viaggi, ritmi frenetici che non ho più l'età per queste cose... e allora che sia! Ronfff zzzzz  ronfff zzzzz ronfff zzzzz ronfff zzzzz ronfff zzzzz...

mercoledì 9 marzo 2011

Piccola magia

Guardo fuori dalla finestra.
Piove a dirotto. Che palle penso, fa anche freddo.
Sono mesi che il sole stenta a farsi vivo, e quando l'ha fatto è stato per poco, troppo poco tempo. Ma lamentarmi della pioggia incessante non mi porterà da nessuna parte. Indosso i vestiti adatti ed esco a correre. Comunque.
Porto il lettore mp3? E' un lavoro leggero. Ma no, preferisco ascoltarmi, capire le sensazioni. No, ho deciso, lo prendo e ascolto Ben Harper.
Pioggia insistente, freddo umido, ancora neve per terra, i primi passi sono faticosi, faccio partire il cronometro. I passi si susseguono, mi guardo intorno, passa qualche macchina, evito le numerose pozzanghere. Mi scaldo finalmente, perdo il torpore, Ben Harper continua a suonare.
Ogni tanto, per qualche combinazione chimico-psichica il corpo diventa tutt'uno.
Il ritmo è quello giusto, cuore e polmoni, sangue e respiro, le gambe, le braccia tutto gira come un meccanismo perfettamente oliato e preciso, un ritmo che mi fa sentire per un attimo di poter correre all'infinito, vista la poca fatica.
E mi perdo.
Non c'è più pioggia, non c'è più freddo, non ci sono più rumori né sudore, né case né auto, né pensieri né problemi. Solo il ticchettio delle scarpe sulla strada e le note della chitarra di Ben Harper e della sua voce calda. Capita a volte.
Un piccolo momento di magia che è svanito nel momento stesso in cui me ne sono reso conto. Un limbo di piena serenità, che mi fa amare questo sport.
(scritto da Oliviero Giberti il 06/05/2009)

martedì 8 marzo 2011

Salta, salta, op! op! op!

E quanto pogare...

lunedì 7 marzo 2011

Placentia Half Marathon, buon tempo, ma c'è da lavorare...

In questo weekend ci siamo ritrovati a Piacenza in parecchi dell'Atletica Palzola, 12 atleti che correvano la mezza o la maratona e accompagnatori vari, mogli, mariti, fidanzati, fidanzate, figli, amici... Un'ottima cena insieme il sabato sera e al mattino eravamo tutti pronti a prendere il via. Diego Abbatescianni, Francesco Bianco e Paolo Proserpio nella maratona; Claudia Gelsomino, Corrado Mortillaro, Matteo Raimondi, Marco Tiozzo, Antonio Vasi, Fabio De Angeli, Emanuele Angotzi, Umberto Marino ed io nella mezza maratona. Alla partenza dovrei trovare anche Simo e Salvatore, ma arriviamo tutti un po' tardi e non ci si riesce ad incrociare.
Il sole iniziava tiepidamente a scaldare intorno alle 9,30, decido comunque di correre con la maglia intima a mezze maniche e la scelta non sarà sbagliata. Le gambe sono buone, i miei soci faranno tutti grandi prestazioni ed io non lo so, provo a partire a 3'50" e vedo quanta tenuta ho. La preparazione mista campestri-mezza maratona mi dirà dov'è il limite. Il nuovo percorso di Piacenza è un'incognita, e alla fine scoprirò che preferivo quello dello scorso anno. Ma veniamo alla gara.
Allo sparo mi cade subito uno davanti che salto, con buoni riflessi, e mi stabilizzo subito sul ritmo corretto, forse anche un pelo più accelerato. Corro bene nonostante un po' di nervosismo, le gambe sono sciolte e il primo km a 3'46" mi dà sicurezza. Mi stabilizzo sul ritmo corretto, anche se i km sono posizionati male (passo da 3'58" a 3'40" al km...) la mia andatura è stabile. Passo bene ai 5km, e dopo un infinito e noioso tratto sull'argine arrivo al 10°km in 38'40" a 3'52" di media, di poco in ritardo. Claudia è poco avanti e la uso per tenere il ritmo provando a raggiungerla, ma le sensazioni mi dicono chiaramente che qualcosa non va'. 
La fluidità di corsa va' scemando (ed è troppo presto) e con lei la fiducia. Non riesco più ad avvicinarmi a Claudia ed Emanuele (che nel frattempo mi ha superato e raggiunto Claudia correndo con lei), la distanza rimane invariata, ma sono forse più preoccupato delle sensazioni. A peggiorare le cose ci sarà un vialone di quasi 3km, cosa che odio, ma cerco di pensare a tutt'altro. Passo al 15° in 58'.
Ho sete, bevo a tutti i ristori (vero, confermo che gli affettati la sera prima fanno venire sete, ma come si fa a Piacenza a non mangiarli??) e inizio a correre di forza, a pensare quanto manca sperando finisca in fretta. Il mio occasionale compagno di viaggio mi lascia, aumentando il ritmo. Siamo oltre il 16° km, in una inversione a U incrocio Claudia ed Emanuele, con grande sorpresa anche Fabio che corre lentamente. Faccio fatica, il ritmo è calato ma non di molto, solo che i cartelli del 17°, 18° e 19° km sono un disastro! Le sensazioni non sono buone ma non ho conferme cronometriche, il 20° km è tutto in leggera salita e dentro di me non faccio altro che imprecare. Non riesco a raggiungere Fabio, non vedo l'ora arrivi sto cartello dei 20km perchè so che lì inizia un po' di discesa. Ci siamo, ultimo km, coach Silvio urla qualcosa che non capisco (...) raggiungo Fabio che mi stava aspettando, ultimo rettilineo, 600m dove incanalare le energie rimaste. Proviamo ad allungare ma poco prima dell'arrivo iniziano degli urti allo stomaco, passo l'arrivo in 1h22'31" a 3'54" di media. Mi piego in due, gli urti continuano, non mi succedeva da tanto e di solito è segno che non ho più niente da dare. Un paio di minuti e passa tutto, come sempre. Un tè caldo risistema tutto.
Fabio ed io all'arrivo
Il risultato non è male, anche se speravo in 1h20' e qualcosa. Ma non posso pretendere di fare certi tempi senza lavori lunghi sui ritmi; del resto sono arrivati come bella sorpresa gli Italiani di Cross a fine febbraio, che però hanno scombussolato un paio di settimane di lavori. So da dove partire per una mezza come si deve a metà maggio, in Francia. 
Perso nei miei pensieri mi cambio e aspetto che arrivi Simo, ma non la vedo e la cosa mi stupisce, passa un po' di tempo, penso di non averla vista e me ne vado, quando eccola! La sua espressione delusa e arrabbiata parla più di tante parole, la lascio stare, arriveranno certamente prestazioni migliori e a maggio sarà pronta a battagliare con me per una grande mezza.

Quelle schegge che mi ritrovo in squadra hanno ottenuto risultati notevoli (anche loro hanno fatto gli italiani ma  il livello è un altro...). Che dire, complimenti, li "userò" per dare il meglio.
Maratona: Abbatescianni 5° in 2h26'52", Bianco 6° in 2h28'27", Proserpio 11° in 2h38'40".
Mezza Maratona donne: Gelsomino 5ª in 1h21'33"
Mezza Maratona uomini: Mortillaro 8° in 1h06'54", Vasi 24° in 1h13'41", Raimondi 38° in 1h16'03", Tiozzo 40° in 1h16'24", Angotzi 92° in 1h21'22". Giberti 107° in 1h22'31", De Angeli in 1h22'37", Marino 674° in 1h40'02". Grandiosi complimenti a tutti!

Grazie a Paolo Boneschi per le bellissime foto!

venerdì 4 marzo 2011

La squadra

Non voglio certo parlare di disegno tecnico o geometria, tanto meno della serie tv. Sto solo pensando da qualche giorno alle gare cui ho partecipato con la mia società, tralasciando il lato puramente tecnico e prestazionale per soffermarmi su quello più umano ed emotivo.
Ci siamo trovati per gareggiare finalizzando le prestazioni singole alla prestazione del gruppo, a faticare e lottare per un obiettivo comune cui ognuno di noi ha portato qualcosa, e poco o tanto che fosse è stato comunque prezioso. Non c'eravamo solo noi per correre, c'era chi rappresentava la società, chi tifava, chi aiutava, chi sosteneva il morale, rispondendo ai dubbi o alimentando le chiacchiere per allentare la tensione. 
C'era un senso comune di appartenenza, lottando per le posizioni in gara come se tutti fossimo in lizza per la vittoria, perché un sorpasso può voler dire una classifica di squadra migliore o peggiore, sia che tu sia primo o centosessantottesimo. Lotti. E chi non correva era lungo il percorso a tifare: ti sentivi chiamare, ti sentivi trainare, in qualche modo ci si sentiva importanti, per noi stessi e per gli altri.
È questo lato educativo dello sport che mi ha colpito, questa mescolanza di agonismo cruento, sostegno ai compagni di squadra, rispetto dell'avversario, calcoli dei punti, dare il massimo ad ogni costo, non mollare un cm se non allo stremo, usare i talenti personali per un obiettivo comune, credendoci, provandoci. E in una società come quella in cui viviamo, sempre più egoista, furba ed individualista, a me è sembrata davvero una gran cosa.

mercoledì 2 marzo 2011

La fortuna deve girare

Ci sono momenti nei quali deve andare bene per forza, deve girare giusto, e semplicemente perché è ora che sia così. Perché non può sempre girare storto, non ci possono essere sempre gli imprevisti, che complicano l'esistenza tua e di chi ti vuol bene. Non si può, DEVE andare tutto per il meglio. In bocca al lupo Pietro, è ora.