Stagionalità


STAGIONALITÀ DI SETTEMBRE
Verdure: aglio, barbabietola, basilico, bieta da coste e da taglio, bietola, broccolo, carota, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetriolo, cicoria bianca, rossa, verde e bionda, cicoria catalogna, orchidea rossa e puntarelle, cipolla, costa, erba medica, fagiolo borlotto nano e rampicante, fagiolino, finocchio, fungo, grano saraceno, indivia riccia, lattuga romana, rossa e dei ghiacci, maggiorana, mais, melanzana, mentuccia, patata, peperone, pomodoro, porro, radicchio, rapa, riso, rucola, scorzonera, sedano, sedano rapa, seme di girasole, seme di lino, seme di sesamo, soia, spinacio, zucca, zucchina ibrida chiara e scura.
Pesce: acciuga, alice, calamaro, cefalo muggine, dentice, gattuccio, mazzancolla, moscardino, ombrina, orata, pannocchia, pesce spada, ricciola, rombo chiodato, sarago, sardina, seppia, sogliola, spigola, tonno rosso, triglia, vongola verace.
Frutta: anguria, arachide, banana, cachi, cocomero, fico, fico d'india, limone, lampone, mandorla, mela, melagrana, melone, mora, nocciola, pera, pesca, pistacchio, prugna, uva.

mercoledì 28 marzo 2012

Parole, parole, parole...

Quante parole sento in questo periodo, ma soprattutto, quante parole a vanvera, che se solamente la metà fossero seguiti dai fatti sarebbe un miracolo. E invece bla, bla, bla... tutti bravi, tutti esperti, a parole. Sento ma NON VEDO cambi reali per togliere i privilegi, per esaltare il merito, per ridurre i parlamentari, per svecchiare quell'ospizio che è il Parlamento, per diminuire la corruzione, per rendere la giustizia fluida e veloce, per togliere burocrazia, per togliermi quel "grannissimo scassamento di cabbasisi (grazie Salvo)" che provo quotidianamente leggendo i giornali, guardando le facce dei politici che non sanno più spiegare la loro inutilità, che sperano ancora, lasciandomi incredulo, che li voti per l'ennesima volta, COSA CHE NON AVVERRA', perchè non mi hanno dato, non mi danno e non mi daranno la convinzione che con loro si cambia. Anzi, la convinzione è l'esatto opposto: "cambiare tutto affinchè nulla cambi" come diceva qualcuno. 

Che se ne vadano a quel paese, tutti quanti. Magari se ci si sta bene ci andrò anch'io qualche giorno.

Parliamo di corsa va', che a l'è mèj... cambia la temperatura, molto repentinamente, e io mi becco un raffreddore da ricordo, così nel weekend mi sono ritrovato fermo un'altra volta, dopo una buona settimana che mi da la sensazione di risalita. Sono uscito ieri facendo 6km collinari a 4'30" e 2km fatti 1'+1' in 8'03". Ho corso facile, il che mi consola, ma l'impazienza preme, sempre di più. Mi sembra di inseguire qualcosa che è lì, che vedo, ma che non riesco ad afferrare.
L'età fa il suo, non sono certo vecchio, ho 43 anni, ma non ne ho più 20 nè 30. Alcune cose sono cambiate, impercettibilmente, un pezzetto alla volta, anche se tutto sembra uguale, anche se ci si sente come prima beh, non è così. Non sono preoccupato, anche perchè non ci posso fare molto, ma alcuni tempi si sono dilatati, e tornano quasi come prima solo quando si è a pieno regime, e per arrivarci "a pieno regime" ci vuole più tempo di prima. E va beh, pazienza, quando ci arriverò sarò ancora più soddisfatto.
Programmi? Domenica sarò a Fidenza, per una visita al Birrificio Toccalmatto, da mercoledì a domenica prossima finalmente visiterò Londra, correndo tra monumenti e pub con le Real Ales, correndo anche tra Hyde Park, Regent's Park e perchè no, magari lungo il Tamigi.
Finalmente il 13, venerdì sera, farò una gara, seria, la StrArona, 6km in due giri nel centro di Arona, sul Lago Maggiore. Se qualcuno ci sarà beh, si faccia avanti!

mercoledì 21 marzo 2012

Voglia di gare

Inizio a percepire una certa astinenza da confronto in gara, da sapore metallico in bocca, da cuore in gola, da routine "sveglia presto-auto-cambio-gara"; ne ho una gran voglia, mancano solo tre settimane alla StrArona  ma mi sembra una vita che non gareggio. Tra infortuni, impegni e imprevisti l'ultima gara seria l'ho fatta a giugno 2011, escluse le due campestri di fine dicembre e gennaio dove, però, rientravo dall'infortunio e non me le sono godute.
Devo costruire però, sto crescendo, ho sicuramente guadagnato stabilità, ma i ritmi sono ancora un po' lontani da quelli di giugno, anche se il 2000 in pista di martedì scorso in 7'15" e i successivi 500 in 1'43" mi fanno ben sperare, il "sotto i 7 minuti" mi appare molto meno distante. Ieri un 3000 frazionato in 11'30" e oggi una stanchezza di gambe che te la raccomando, ma ci sta eccome. Non resta che esperàr...

In questi giorni in auto, una canzone mi ha proiettato agli albori della mia conoscenza musicale, a quando cioè mio cugino Paolo (che non smetterò mai di ringraziare per questo) mi ha fatto un imprinting serio di rock, verso la fine degli anni '70, quando avevo tra dieci e dodici anni. Cominciando così è stato difficile poi ascoltare porcheria. C'è stato anche un secondo bivio, quello della folgorazione verso il post punk, new wave, gothic rock dei primi anni 80. E così ho iniziato a vestirmi di nero, e a pettinarmi in maniera un po'... inusuale, per la gioia dei miei genitori. Tutte cose che mi sono rimaste, la musica, la letteratura, il nero, una certa attrazione per la malinconia, quando è capace di portarti altrove, in un'altra dimensione. Tutto sto discorso per introdurre ben due top five, oggi mi sento generoso: il primo e il secondo imprinting:

Top Five n° 7 - L'imprinting di base

Top Five n° 8 - L'imprinting definitivo

lunedì 12 marzo 2012

Pare meglio...

Eh si, stavolta pare che mi sia stabilizzato ma non vorrei parlare troppo presto.
E' stata una buona settimana sul versante corsa, con ottimi allenamenti fatti nonostante una sensazione di stanchezza alle gambe, peraltro giustificata. E meno male, ci voleva a ridarmi un po' di fiducia, anche se sapevo che avrei dovuto solo attendere, non è mai così come dirlo. Per me poi che sono l'impazienza fatta a persona!
Questa la settimana:
Lu 5/3 riposo
Ma 6/3 6km a 4'15"/20" + 5x200 in 39" rec. 50" + 1000 in 3'42" + 5x200 in 39" rec. 50"
Me 7/3 10km a 4'35"
Gi 8/3 Risc + 4000 collinare in 15'58"' + 5x400 in 1'28" rec. 1' + 2000 collinare in 7'58"
Ve 9/3 riposo
Sa 10/3 6km a 4'30" + 5x200 in 40"/42" rec. 1'
Do Risc + 2x5000 collinari (19'45" e 20'05") rec. 5'

Prossima gara il 13 aprile ad Arona, sperando di riuscire finalmente a gareggiare decentemente.

mercoledì 7 marzo 2012

Top five n° 6, gli album

Gli allenamenti proseguono, alla ricerca di una gara veloce a marzo, con calendari che ahimè scarseggiano. Sono ancora molto alterno, con giornate divine alternate ad altre davvero disastrose. Settimana scorsa, forse per l'incazzatura e la delusione post CDS, forse per il calo di tensione, ho fatto da mercoledì a domenica degli allenamenti davvero pietosi. Mercoledì sono tornato a casa camminando dopo 4,5km, giovedì ho piantato a metà l'allenamento e sono andato a fare la doccia, sabato poco meglio e domenica, a Oleggio, correvo a 4'05" faticando come se corressi a 3'30".
Lunedì riposo con un mal di gambe deciso e ieri? Volavo, così, come se niente avessi fatto nei giorni precedenti. 6km corsi facili a 4'15"/20", 5 da 200 in 39"/40" rec 50", un 1000 in 3'42" e altri 5 da 200" in 39" rec. 50". Mah... per carità, ieri correre era davvero un piacere, mi sentivo pronto, reattivo, in spinta, però non ci capisco niente, non capisco perchè tocco questi estremi.
Vabeh, pazientiamo, migliorerà.

Stavolta mi piacerebbe coinvolgervi nella Top Five.
Non metto canzoni ma album, (cliccando ci sarà una canzone di riferimento di quel lavoro), citando 5 album che ascolto sempre volentieri, anche a distanza di tanti anni, 5 capolavori o semplicemente molto significativi per me, per l'emotività e il piacere che scaturiscono ascoltandoli ogni volta.

E voi, qual è la vostra TOP FIVE??


La copertina di Violator la trovo meravigliosa...



 

lunedì 5 marzo 2012

Il blog

Perchè un blog? Mi è stato chiesto, a volte non senza ironia (in termini di tempo, fantasia, argomenti...) e non ho mai saputo rispondere. Perchè l'ho aperto? Necessità. Poi si è aggiunto altro, il famoso "valore aggiunto" per giocare un po' con le parole: ho trovato degli amici, ho trovato conforto, ironia, condivisione, confronto. Ma forse dipende da come ognuno utilizza il mezzo.
Ma parlavo di necessità come prima ragione, una necessità cresciuta nel tempo e mano mano che lo utilizzavo. Scrivere è sempre stata un'attività odiosa per me, a scuola odiavo i temi, non sapevo mai cosa scrivere e come scrivere. Odiavo la grammatica, non la studiavo e non mi entrava in testa. Poi la scuola finisce, sono entrato subito dopo il diploma nel mondo del lavoro e di scrivere (e anche leggere) per un bel po' non se ne è parlato.
Anni dopo, appena sposato, passo per caso in una libreria in Sardegna, in vacanza. Chissà perchè volevo un libro non impegnativo da leggere sotto l'ombrellone e scelsi un super pocket, "Il giorno dello sciacallo" di Forsyth. Un giallo spettacolare, mi ha incollato alle pagine e in poco tempo l'ho divorato, parteggiando per il killer ovviamente. Mi sono chiesto "Ma i libri sono così? Non sono solo la palla obbligatoria e noiosa che ci davano a scuola?". Non ho più smesso, per fortuna, leggendo anche libri più impegnativi e seri, così come altri più leggeri se non porcherie. Folgorato da "Cent'anni di solitudine" con la sua Macondo e la famiglia Buendìa ho forse iniziato a coltivare, un pezzetto alla volta, il desiderio di scrivere quel che mi girava in testa.
Non volevo nè ho mai voluto fare lo scrittore, ma scrivere il proprio io ha un significato profondo, scavare nelle proprie debolezze, nelle proprie paure, rileggerle per liberarsene, e più di tutto adoro negli scrittori la capacità di trasmettere le emozioni, a volte con poche parole, quasi li invidio.
Passa il tempo, passano i sentimenti ed arriva un doloroso divorzio, e a mio padre diagnosticano l'Alzheimer. Situazione emotivamente devastante ma, faticosamente nel tempo, di assoluta rinascita. Come e perchè non lo so, non ne ho idea, ma è diventata impellente la necessità di scrivere, di fare chiarezza attraverso le parole scritte. E la lettura, in questo momento, diventa carburante fornendomi vocaboli, metodo e pensieri.
Scrivendo le parole chiamavano emozioni, le emozioni chiamavano altre parole, pensieri si formavano autonomamente senza che mai li avessi pensati prima, erano semplicemente trainati dalla catena dei pensieri. Uno scavare continuo in una buca sempre più grande, scovando oggetti segreti, sorprendenti anche per me stesso. Si rincorrevano emozioni, lacrime, sorrisi, tensioni, stomaco chiuso, mal di testa, ebbrezza, leggerezza. A volte scrivere era così liberatorio che era meglio di qualsiasi canna o bevanda alcolica.
Io e la mia ex moglie ci siamo rifatti una vita, com'è giusto che sia, mentre mio padre no, l'alzheimer non faceva altro che mangiarsi la sua e per me, figlio unico, la situazione era diventata pesante. Ma non riuscivo a scrivere di questo, non a fondo. Qualcosa ad un certo punto mi bloccava impedendomi di andare oltre. Il web diventa quotidianità e il blog si trasforma nel passo successivo. Anche se il cambio è radicale, non scrivo più solo per me, scrivo "in pubblico".
Ci ho messo molto a decidere, ma alla fine ho trovato una via di mezzo tra la mia maniacale riservatezza e la scrittura di sè. E' che a volte mi manca scrivere, anche se non ho molto da dire, mi manca quella catena capace di estrapolare pensieri profondi e, fino a quel momento, quasi sconosciuti. E' come liberarsi di un peso. Già perchè non tutto quel che resta in testa vale la pena di essere conservato; tanti pensieri si rivelano, nel tempo, inutili. mettendoli per iscritto li lascio liberi, che volino via dove meglio credono, lasciando spazio libero a cose più importanti, più significative, per me.
Forse è questo il motivo per cui ho aperto un blog, forse, non ci ho mai pensato.

giovedì 1 marzo 2012

Mah...

Niente CDS nazionali, la società non ci ha iscritto per tempo... ci è parso impossibile fino a ieri ma è così, non ci siamo. In questi giorni durante i quali abbiamo intuito, vista la nostra assenza dall'elenco iscritti sul sito Fidal, che non eravamo stati inseriti, sono passati tanti stati d'animo: delusione, rabbia, risentimenti vari, mancavano spiegazioni che sono arrivate poi, forse un po' troppo poi, tante cose che non sto a dettagliare, ma la delusione di fondo è rimasta. Probabilmente i motivi per partecipare ad un CDS non sono più quelli che immaginavo io, vecchio romantico atleta idealista; l'interesse di confrontarsi, valga quel che valga, con i più forti in Italia non regge altre cose: premi, ingaggi, rimborsi. Forse, semplicemente, non interessa. Ma allora perchè non dirlo chiaro? Non so, io non la vedo così, ma le cose cambiano, che ci piaccia o meno, e vanno o accettate o si prendono altre strade. Vedremo, serve ragionare a freddo, facendo depositare.
E' un periodo strano, intenso. Scrivo poco, temporaneamente non sto nemmeno frequentando gli altri blog, perso in viaggio all'interno di me stesso; ogni tanto mi succede, non è una novità, mi stacco da tutto per un po'. Sono preda dei desideri, problemi, notizie varie belle e brutte, sorprese varie belle e brutte. Un resoconto istintivo, necessario, utile. La vicenda dei CDS è solo l'ultima in ordine di tempo, si è sommata al resto aggiungendo tensione e fatica emotiva. Sono sereno, un po' perso e vago ma sereno, e alla fine di questo peregrinare ci saranno cose da togliere, altre da aggiungere, priorità diverse eccetera... E anche una buona dose di leggerezza.
In altri lidi i ritmi migliorano e la corsa con loro, ho fatto buoni allenamenti anche se questo improvviso caldo mi ha messo in difficoltà, almeno ieri e oggi. C'è qualche buco in calendario con le gare, vorrei non aspettare aprile per farne una breve e veloce ma non so, al momento non vedo niente di che in giro. E' tutto un divenire insomma...

Top five n° 5, della rabbia e della delusione


Ac Dc

The Clash

Ligabue

Rage Against the Machine

Samuele Bersani