La foto mi ritrae, pettorale numero 37, appena prima del mio ritiro alla fine del primo giro, metà gara. Quest'anno va' così, poco male. Lo ritengo comunque un anno molto positivo. In questo 2010 mi sono ritrovato in tante cose: come uomo, come atleta, come amico. Ho ritrovato motivazioni importanti e la voglia esplosiva di mettermi in gioco; ho trovato anche la voglia, e la forza di fare qualche conto, serio, con me stesso; rimasto lì in sospeso per troppo tempo. Ma a parole è sempre facile.
Gli ultimi 6 allenamenti li ho fatti sotto la pioggia, col freddo, qualche ricordino era prevedibile lo lasciassero. Infatti venerdì sera mi ritrovo con un bel raffreddore e l'impossibilità di respirare col naso. Niente malessere fisico per fortuna ma la parte naso-occhi-fronte era un disastro. Ho dormito male due notti proprio perchè non respiravo, tutto sommato però ieri mattina non ero uno straccio, stavo anche discretamente. Incrocio tra prima e dopo la gara Furio, Patty e Pimpe, poco convinti della gara con un clima del genere.
A Bogogno c'era lo stereotipo perfetto del "tempo di merda", pioggia, freddo, aria gelida, era quasi impossibile scaldarsi. Ci provo bello coperto, non mi sembrano male le sensazioni anche se mi sento un po' di fiatone. Arriva la partenza, mi accordo col mio amico Pietro Marzano di fare la gara insieme, rara possibilità perchè quando recupererà dall'infortunio lo vedrò col binocolo.
13km, un giro da 6km e mezzo da ripetere due volte. Si viene a sapere che, subito dopo il 1°km all'ingresso del golf c'è un tratto infangato di 250m e che i prati sono scivolosi e zuppi d'acqua. Si parte, i primi scappano subito, oggi c'è un parterre d'eccellenza sia maschile che femminile, e finalmente rientra alle gare anche la mia amica Simo, dopo un infortunio rognoso. Il tratto di fango che arriva subito è tremendo, le scarpe da gara sono due pattini, il fango ai lati è bello spesso. Gente che bestemmia, chi mi manda gentilmente a fare in culo urlando il mio nome (quelli a cui ho proposto la gara...); dopo 250m si entra nel Golf Club di Bogogno e inizia la stradina asfaltata.
Non ci sono pozzanghere, ci sono dei laghi impossibili da evitare, dentro diretti fino alle caviglie. Il percorso si rivela subito più duro di quel che ricordavo, curve continue e saliscendi impegnativi. Passo al 2°km in 7'50" con un impegno fisico che mi pare stia diventando troppo elevato, mi preoccupo però solo di seguire Pietro e di stare attento a dove metto i piedi. Arriva una curva a U, il gruppetto con cui sono "spinge" per tagliare dal prato, io eviterei volentieri, si rischia di cadere per risparmiare 3m, ma il gruppo spinge. Non faccio in tempo a pensare di stare in piedi, come appoggio la scarpa sull'erba mi ritrovo disteso sul fianco sinistro. Bene.
Inizia una salita impegnativa e io ho il cuore in gola, non respiro, provo a resistere, finisce la salita e i battiti non scendono, non respiro a sufficienza e devo rallentare, non ho scelta, la mia gara finisce qui. Mi demotivo, avrei voluto un'altra gara, ma non ci posso fare niente.
Rallento vistosamente corricchiando fino alla fine del giro. A questo ritmo guardo bene il percorso che è davvero impegnativo. Nonostante le asperità i primi passano al primo giro in 20'44" (3'11" al km)... Arrivo al traguardo, tolgo il chip e inizio a gelare, fa molto freddo ed essere bagnati con il vento non aiuta. Mi cambio in auto, incasinandomi parecchio per togliere gli indumenti bagnati che non scorrono. Riesco finalmente a mettermi qualcosa di asciutto, esco dall'auto per allacciarmi le scarpe, chiudo la portiera per prendere qualcosa dal baule e sento "tlac". Nooooo, la macchina si è chiusa, guardo nell'abitacolo e la chiave è lì, sul sedile... devo avere inavvertitamente premuto qualche pulsante. Niente da fare, tutti gli sportelli chiusi.
Chiamo a casa, abito vicino per fortuna, facendomi portare la chiave di scorta. Sono quasi congelato, riapro l'auto, col freddo i pistoni idraulici scorrono faticosamente e così apro il baule, mi giro a prendere il cappellino e "sbam!", una legnata in fronte col portellone del baule rimasto aperto a 3/4. Un minuto buono di dolore intenso e smarrimento, con tanto di bollo gonfio sulla fronte come quando ero piccolo. Starsene a letto oggi no?
Raccolgo i miei amici e compagni di allenamento milanesi che hanno gareggiato in trasferta. Sono tutti infreddoliti. Si pranza da me, tra garegianti e familiari siamo "solo" in 25, ma giù in taverna si sta quasi comodi e ognuno ha portato qualcosa. L'ottima compagnia, il buon cibo e il buon vino fanno dimenticare la gara, le botte e il freddo. Per le competizioni si guarda avanti, la prossima gara è sempre quella giusta!
16 commenti:
Un incubo! Ma a lieto fine :-)
oh povero Giberti!:-)))scusami ma per un attimo ci hai fatto anche pena...almeno fino al 2011 per favore da Bogogno non passarci proprio...o se lo fai almeno avvisami:-)(che cambio strada)...ciao Oliver:-)))
hai dimenticato la ciliegina sulla torta.........LA CODA ASSURDA AL RITIRO PACCHI GARA!!!!
Ecco perchè mi sembravi così triste.....almeno il mio baciti avrà fatto piacere spero :-D
........volevo scrivere "bacio"!!!
ero tentato di fermarmi pure io al primo giro..
ma poi non avevo le chiavi della macchina...
quindi.. ho fatto i 2 giri ..
scrivero' poi sul mio blog..
Letto il racconto, non ho rimpianti di non esserci stato. Già l'anno scorso c'era del fango e non pioveva, figuriamoci domenica.E poi con tutta quella massa di gente in quei sentierini!
una giornata di m si è trasformata in un piacevole pomeriggio! meglio di così :)
giornata da dimenticare, non fosse per lo spunto al tuo bel post... mi stai diventando sin troppo saggio! ;)
bello però avere amici che apprezzano e non fanno nulla per nasconderlo......
Mi sa che ho indovinato io a non venire vista la vicinanza col la maratona appena fatta...dai però il dopo corsa ti ha fatto rinsavire:)
@lucky pensavo di essere su candid camera
@teo no dai, pena no!
@patty e certo che mi ha fatto piacere!! Ma non ero triste, solo un po' provato dall'ora di sfiga intensa. Cavolo, per i pacchi gara parlo con la mia società, c'è un po' di roba da sistemare
@pimpe Ah eri motivato eh? ;D
@father purtroppo c'era un tempo pessimo, che ha reso disastroso un percorso già difficile di suo
Guarda il lato positivo, fortuna che eri vicino casa!
Gli amici ....bè, non te lo mandano a dire almeno! ;)
@tosto pranzo e dopo pranzo hanno riparato tutto, ma già lo sapevo
@yogi macchè saggio, troppa roba cui pensare, o forse la botta col portellone! Mi manca qualche cazzatella spensierata in giro
@nino bello vero? Gli amici sono amici proprio per questo
@kikko hai fatto benone! Quello che più mi ha fatto rinsavire è stato un toscano rosso del 1999 bevuto in compagnia con focaccia e salumi, fantastico
@master sai che ci ho pensato? Se fossi stato distante da casa... che casino! Come dicevo a nino, gli amici non te le devono mandare a dire, lo faccio anch'io! E poi è stato divertente, mentre ero occupato a tenermi in piedi nel fango e sentivo "oliver, vaffanculo!" io ridevo da solo..
L'unica cosa che mi seno di scrivere è..la prossima volta che hai a che fare con il numero 37 OCIO!!!
apperò, vi trattate bene
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