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Secondo giro |
Oooh posso iniziare un post senza lamentarmi, sennò poi mi sgridano. Gran bella gara sabato a Cameri, bellissimo percorso, clima di merda, ho corso molto bene, mi sono piazzato degnamente, non ho vinto niente... insomma, la gara ideale! Ironia a parte è stato davvero un bel cross.
3ª e penultima tappa del "Poker del Cross Novarese" a Villa Picchetta, una manciata di km fuori Cameri nel Parco del Ticino. Nebbia senza alcun cedimento, freddo, percorso bellissimo nei boschi: un sentierino stretto tra gli alberi, su e giù, ricco di curve e contro curve che mi galvanizza, a completare l'anello da 2,3km circa, due rettilinei e una bella salitella impegnativa. Il terreno è morbido ma non cedevole, non c'è fango e permette di correre bene, in totale quasi 7km di campestre.
Manca qualche volto noto, mancano i miei compagni di squadra ma mi viene poi in mente che ci sono i campionati assoluti. Non mancano però quelli forti. Cerco di scaldarmi bene facendo, ben coperto, un giro del percorso. Mi piace subito e la cosa mi elettrizza, nonostante l'elevato carico settimanale sento che le gambe non sono così pesanti e sale la fiducia. Pantaloncini, canotta, infilo le chiodate e via, pronti.
Alle 15:30 si parte, c'è un leggero pianoro e si spinge da subito; provo a partire forte come chiesto dal coach, al cartello del 1°km passo in 3'41", davanti c'è un po' di gente ma non la solita folla. Nel bosco corro bene, mi piace quel tipo di percorso, i piedi reagiscono bene, le gambe girano, anche se istintivamente tendo a recuperare appena il primo km più veloce. Usciamo da bosco, mi passa il Cunazza (che conoscerò meglio il giro successivo), faccio la salita che mi porta alla fine del primo giro e, nonostante l'affanno della pendenza, sento che le gambe han voglia di correre, di spingere. E' strano, pensavo di pagare molto il lavoro di giovedì, ma se è così io le assecondo subito!
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Io e il Cunazza (maglia grigia) |
Inizio la progressione che durerà fino alla fine, sorpasso un po' di gente, mi riavvicino al Cunazza (senza sapere che è lui), spingo bene, le gambe girano, correre è un piacere. Vedo davanti a me la prima donna e compagna di squadra, la Gelsomino, Ahimè non riesco proprio ad avvicinarmi a lei, ma alle persone che inframezzano si.
Prima di uscire dal bosco sono dietro il Cunazza e sento dall'alto "dai Cunazzaaaaa!". Allora nel rettilineo mi affianco e gli dico "Ma sei tu il Cunazza amico di Pimpe?" "Si! E tu sei?" "Sono Oliver" "Ah ciao!" "Dai seguimi che andiamo a prendere quelli davanti" "eh..."... ma non reagisce come immaginavo, non mi segue. Ormai le conversazioni in gara stanno diventando un must.
Faccio la salita e con sorpresa la sento molto meno del primo giro, mi sento agguerrito, fiducioso; inizia l'ultimo giro, sorpasso ancora, l'ultimo sorpasso lo faccio appena all'ingresso del bosco, poi quelli davanti sono troppo distanti, difficilmente li raggiungerò. Qui nel bosco occorre attenzione ai doppiaggi, con la vista si sta attenti a dove si poggiano i piedi e la gente copre gli alberi alla vista, un sorpasso senza attenzione può voler dire abbracciare il tronco con i denti. Passo l'ultimo dicevo, che però non demorde e mi sta a una decina di metri, nel curva e contro curva riesco a vederlo.
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La volata |
Si esce dal bosco, mancano più o meno 500m. Io aumento, devo prendere vantaggio prima della salita perché lì so che soffrirò, ma non demorde. Arriva l'ultima salita, spingo ma sento che un pochino mi sto impiantando. Ultimi 100m, aumento ma ci metto un po' a riprendere il giro delle gambe ancora gonfie dalla salita, mi affianca, reagisco e inizia la volata. Nessuno dei due cede e nessuno dei due riesce a prevalere. Patty era lì, magari può fare da testimone.
In pratica eravamo pari, a sensazione ero davanti io, i giudici hanno messo lui, il distacco l'hanno fatto i peli del petto probabilmente, che non ho. Poco importa, 20° o 21° non mi fa vincere niente lo stesso. Mi sono piaciuto molto, per come ho corso, per la "spavalderia", per aver aggredito la corsa e non subita, e anche per la volata, per aver reagito. In totale 21° su 270, 8° di categoria. Una corsa che dà una carica enorme.