Mi piace quando le passioni si mescolano, quando la quotidianità viene animata da più cose che ti piacciono.
Ieri, giornata fredda, uggiosa e con la sveglia accompagnata dal mal di testa, ragion per cui sposto l'allenamento al pomeriggio, tanto la giornata è una rara domenica a disposizione, senza programmi. Ci può stare tutto, dalla sveglia calma alle coccole, dall'allenamento alla cucina, c'è spazio per quello che piace e nella maggior parte dei casi non è così.
Il lievito madre mi guarda dal frigo, voglio fare il pane oggi e comunque lo devo rinfrescare. Si è molto sviluppato e per non invadere il frigo ne dovrei buttare un po', ma mi spiace e così decido di fare il doppio del pane, due bei filoni! Massì.... qualcosa verrà. Tra impasti e lievitazioni la cottura del pane si farà nel tardo pomeriggio, ma intanto mi calo nei profumi, nella varietà di odori del lievito madre che passa dall'aspro degli acidi alla dolcezza del latte... Dato che i 5000 li farò nel pomeriggio mi tocca un pranzo ospedaliero pregara nonostante sia domenica, carico un po' di legna per la stufa, si spostano le piante all'interno dato che fuori fa un freddo cane ormai (stamane, sul Mottarone vicino casa mia, 1400m, ha nevicato...) e attendo che il primo impasto lieviti. Dopo che le bollicine arrivano, finisco l'impasto, formo due palle e lo metto a lievitare, speranzoso...
E' ora, l'allenamento tanto temuto incombe (3x5000 a 3'45", recupero 1km a 4'45"), spero che il test di giovedì non si faccia sentire troppo. Decido di fare i 5000 sul "giro di Coco", un anello di 4km che prevederà il 2° e soprattutto il 3°km con parecchia salita. Parto un km prima dell'arrivo e il recupero sarà il km per tornare alla partenza. Si parte, 1°km in leggera discesa, 3'52", non ci siamo, mi pare di andare meglio di quel che dice il garmin ma in realtà le gambe sono un po' stoppose, arrivano le salite e il ritardo sale, 11'48" al 3°km, poi però si scollina e recupero un po' finendo il 5000 in 19'07" (3'49") che va bene.
Faccio il mille di recupero e si riparte, la corsa è più sciolta, passo in 3'46" ma le salite mi affaticano e passo più o meno uguale al 3°, finendo in 19'09" ma più sciolto, meno stanco se vogliamo, cosa che mi rende fiducioso per la terza prova. Ancora 3'46" al primo mille ma alla prima salita i bicipiti femorali si irrigidiscono, fatico e allora decido solo di tenere per finire l'allenamento, senza spingere troppo. Passano le salite, con lo scollinamento migliora ma la stanchezza c'è. Chiudo, contento in 19'29", contento perchè ho finito un allenamento pesante che spero darà i suoi frutti. Nel totale tra riscaldamento, allenamento e recuperi ho corso 20km in 1h24' e i 15km collinari delle ripetute in 57'46" (3'51").
Torno a casa, il pane è bello lievitato, formo i filoni e li rifaccio lievitare per 90'. Sono già belli gonfi, le bolle si fanno spazio. Mentre si cena con un buon cous cous inforno il pane, e quando il profumo inizia a farsi spazio ha inizio anche la magia, che riporta indietro nel tempo. Guardo il forno, il pane si gonfia, si colora e... profuma! Di quel profumo che ti fa iniziare a salivare.
E' cotto, sforno il primo e metto il secondo. L'istinto è quello di prendere un salame intero e mangiarlo col pane bollente, ma non ho salame a casa ed è meglio che il pane si raffreddi. Però, mi guarda, al tatto è croccante e non resisto, è ancora caldino e... craaaaaccc, è questo il rumore che fa quando il coltello ne rompe la crosta. Sarei capace di mangarmelo tutto, è buono ed è la prima volta che mi riesce così, ma quel sapore, quei profumi e il fatto che l'ho creato io beh, questa si che è magia, anche più dei 5000.
Ah il pane è quello in foto.