Stagionalità


STAGIONALITÀ DI SETTEMBRE
Verdure: aglio, barbabietola, basilico, bieta da coste e da taglio, bietola, broccolo, carota, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetriolo, cicoria bianca, rossa, verde e bionda, cicoria catalogna, orchidea rossa e puntarelle, cipolla, costa, erba medica, fagiolo borlotto nano e rampicante, fagiolino, finocchio, fungo, grano saraceno, indivia riccia, lattuga romana, rossa e dei ghiacci, maggiorana, mais, melanzana, mentuccia, patata, peperone, pomodoro, porro, radicchio, rapa, riso, rucola, scorzonera, sedano, sedano rapa, seme di girasole, seme di lino, seme di sesamo, soia, spinacio, zucca, zucchina ibrida chiara e scura.
Pesce: acciuga, alice, calamaro, cefalo muggine, dentice, gattuccio, mazzancolla, moscardino, ombrina, orata, pannocchia, pesce spada, ricciola, rombo chiodato, sarago, sardina, seppia, sogliola, spigola, tonno rosso, triglia, vongola verace.
Frutta: anguria, arachide, banana, cachi, cocomero, fico, fico d'india, limone, lampone, mandorla, mela, melagrana, melone, mora, nocciola, pera, pesca, pistacchio, prugna, uva.

lunedì 11 ottobre 2010

Il piacere

Che non è il libro di D'Annunzio.
E' il piacere di correre che di tanto in tanto appare in tutta la sua forza. Domenica scorsa è andata male, e vabeh capita, però mi piace quando la voglia di reagire parte subito, quando si ha quella reazione che nella vita torna sempre utile (anche se non è altrettanto facile). Così già il lunedì dopo la DjTen sono andato in palestra a iniziare la sistemazione della carrozzeria, e dopo un assestamento un po' faticoso (anche dovuto alla fatica della gara) mi pare che ora si stiano integrando bene potenziamento e corsa. Ma una posizione scaramantica io la tengo lo stesso, si sa mai eh...
La voglia di mettersi in gioco, continuamente e ostinatamente, anche di fronte a risultati modesti o insuccessi, anche dopo gli infortuni o di fronte a tempi di gara lunghissimi e a sforzi fisici notevoli. La voglia di provare a dare il meglio di sè stessi, di provare comunque, vada come vada, a spingere un pochino più in là il limite precedente. Questa vitalità, questa forza interiore che sento in me, che vedo in tanti amici e che leggo in tanti blog; quest'accettazione di pessime gare e infortuni perchè tanto, in fondo, poi ci riproverò.
Questo mi piace, questo mi dà piacere e in poche altre occasioni ho la possibilità di sfidare e stare solo con me stesso come nella corsa. Ci potrei rinunciare? Naaaa

PS Nella foto il grande Zatopek, uno che a mettersi in gioco non scherzava affatto.

7 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

Quotato al 101%.

Okkio a quel'1% in + ci tengo davvero.

Unknown ha detto...

Questa frase mi è venuta in mente ora, leggendo il tuo post:
"La corsa è un incontro con noi stessi".

Lucky73 ha detto...

cazzarola non so che dire ...sono totalmente d'accordo con te...

una cosa la dico, per esperienza. L'integrazione corsa/potenziamento non è facile ...lo scorso inverno ho fatto i botti sulle campestri, ma piano piano ci si abitua ....poi logico stop all'inizio della stagione gare....

però pensa queste ultime 2 gare le ho fatte con il potenziamento sulle gambe che avevo ricominciato ad agosto ...e non potevano andare meglio ...misteri dell'essere umano....

theyogi ha detto...

emozionante elogio al running, sublime metafora di vita.... bravo davvero!

Sgambetta Felice ha detto...

Chettelodicoafare ... Naaa!

Master ha detto...

Siamo fatti così, che ci vuoi fare!
Ogni volta che cadiamo siamo pronti a rialzarci e riprovare di nuovo.
:)

lello ha detto...

CIAOA OLIVER , LACORSA E' COME LA VITA , BISGNA IMPARARE DAI MOMENTI PEGGIORI PER RIALZARSI FACILMENTE E NOI RUNNER SIAMO TESTARDI........