Stagionalità


STAGIONALITÀ DI SETTEMBRE
Verdure: aglio, barbabietola, basilico, bieta da coste e da taglio, bietola, broccolo, carota, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetriolo, cicoria bianca, rossa, verde e bionda, cicoria catalogna, orchidea rossa e puntarelle, cipolla, costa, erba medica, fagiolo borlotto nano e rampicante, fagiolino, finocchio, fungo, grano saraceno, indivia riccia, lattuga romana, rossa e dei ghiacci, maggiorana, mais, melanzana, mentuccia, patata, peperone, pomodoro, porro, radicchio, rapa, riso, rucola, scorzonera, sedano, sedano rapa, seme di girasole, seme di lino, seme di sesamo, soia, spinacio, zucca, zucchina ibrida chiara e scura.
Pesce: acciuga, alice, calamaro, cefalo muggine, dentice, gattuccio, mazzancolla, moscardino, ombrina, orata, pannocchia, pesce spada, ricciola, rombo chiodato, sarago, sardina, seppia, sogliola, spigola, tonno rosso, triglia, vongola verace.
Frutta: anguria, arachide, banana, cachi, cocomero, fico, fico d'india, limone, lampone, mandorla, mela, melagrana, melone, mora, nocciola, pera, pesca, pistacchio, prugna, uva.

martedì 27 aprile 2010

Tra pensieri e fatica

Che giornate, tra ieri e oggi fisicamente sono davvero una chiavica, ieri poi... L'aria fredda della bella giornata di domenica mi ha giocato proprio un brutto scherzo. E così mi sono trascinato ieri e oggi tra corsa e pensieri ed è proprio da questi ultimi che voglio partire.
La domanda è: quando?
Il tutto è iniziato ieri pomeriggio, leggendo la notizia del pestaggio di un ragazzo omosessuale a Roma sul bus, nell'indifferenza generale. E allora mi sono chiesto: ma quando? Quando smetterò di leggere di aggressioni ai "diversi", che brutta parola no? Diversi da cosa? Diversi da me, da te che (forse) leggi? E chi ha detto che siamo noi a essere lo standard cui paragonarsi? Quando riuscirò a vedere nelle persone, chiunque esse siano, la curiosità, la voglia di capire quello che è diverso, senza che diverso sia sinonimo di peggiore ma solamente differente? Diverso dalle mie abitudini, dai miei gusti quali che siano: sessuali, religiosi o quant'altro.
Io vedo solo che non c'è la voglia di comprendere quello che non si conosce, che quello che non è "standard" non desta curiosità (in senso alto, non morbosa) ma paura, rabbia e timori infondati. Vedo le ipotetiche guide spirituali peccare di omofobia e abusi nascosti, la guida politica disinteressarsi anzichè porre la dignità e l'uguaglianza di ogni cittadino come prima cosa. Vedo le persone abituarsi a non leggere, non approfondire ma fidarsi delle notizie tagliuzzate ad arte dai telegiornali.
Io vado per la mia strada, cercando di conoscere, di capire e di aprire il mio mondo ai mondi che non conosco; rispettandone le scelte (dove ce ne siano) che prima non potevo comprendere mentre se di scelte non ce ne sono, al rispetto si unirà la voglia di conoscere quello che non è mio.
Devo forse avere paura di ogni straniero che vedo? Devo pensare che ogni persona omosessuale che incontro mi contagi con qualcosa di strano o minacci la mia verginità fisica? Devo credere che l'Islam o altre religioni servono solo ad alimentare fondamentalismi? Cosa che ha fatto anche il Cristianesimo per altro (Crociate, Inquisizione...). Ma su, su!!! Perchè un omosessuale sia accettato dev'essere per forza famoso? Perchè un arabo meriti rispetto deve avere soldi? Perchè un africano sia considerato normale deve giocare a calcio o a basket o correre forte? Dietro quanti altri luoghi comuni ci vogliamo nascondere? Non è questa la via per risolvere i problemi che ci sono, così se ne creano in continuazione. Non si può vivere sempre da elefanti in una cristalleria o prima o poi quei cristalli rotti saremo noi.
Dicevo, mentre si facevano strada questi pensieri nel mio cervello, io mi facevo strada tra i boschi ieri e in pista oggi. Cercavo spazio tra la fatica che copriva ogni cosa. Lunedì 8km collinari e oggi 4km + 4km in pista frazionati: 200m in 40" e 200m in 50", insomma 4km a 3'45" dividendoli in 200 a 3'20" e 200 a 4'10", una fatica... Era un lavoro che avevamo già fatto, oggi con Simo e Paola, ma già dal primo 200 veloce fatto con fatica in 43" capisci che tipo di giornata sarà. Tutto il lavoro è girato così, con stanchezza ma almeno finendolo in crescendo, con le prove finali quasi giuste rispetto alla tabella. Serve una buona dormita e vediamo domani se rispettare il riposo o... sgarrare con un po' di corsa lenta!
Ho voglia di cucinare ma finisco tardi, mi ci dedicherò nel weekend...

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